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RUSSOCamoscio 'domestico' ucciso: "Era l'amico dei nostri anziani"

15.09.15 - 12:26
Freddata da un colpo di fucile la mascotte del Centro sociale: "Abbiamo sentito persino lo sparo. Era da anni che veniva da noi"
tipress (archivio)
Camoscio 'domestico' ucciso: "Era l'amico dei nostri anziani"
Freddata da un colpo di fucile la mascotte del Centro sociale: "Abbiamo sentito persino lo sparo. Era da anni che veniva da noi"

RUSSO - Era una sorta di leone Cecil del Centro sociale onsernonese il camoscio freddato lo scorso 30 agosto da un cacciatore, a pochi metri dal centro abitato.

La notizia, riportata da La Regione, ci è confermata dagli stessi addetti del centro anziani: "Il colpo lo abbiamo udito da qui. Quando abbiamo saputo che era il 'nostro' camoscio siamo rimasti tutti profondamente addolorati".

Sì, perché, nonostante fosse selvatico, l'ungulato era ormai di casa in quel del centro anziani: "Era il più vecchio tra i camosci che usano pascolare nelle adiacenze del centro - ci raccontano -. Vengono spesso, e questo era ormai diventato domestico, non aveva paura dell'uomo e si lasciava avvicinare".

Tanto domestico da essere diventato una sorta di amico per gli anziani ospiti: "Alcuni amavano osservarlo dal terrazzino, altri, nelle belle giornate, lo avvicinavano. Era un bell'esemplare, aveva 14 anni e da molto tempo pascolava da noi. Il più apprezzato da tutti i nostri anziani. La cosa ha addolorato non solo noi, ma anche i residenti della zona".

Quel colpo di fucile riecheggia ancora nelle orecchie degli ospiti del centro: "Sentire un colpo di fucile così vicino... Non si può ammazzare un camoscio domestico". Va detto che il cacciatore si è difeso affermando di aver agito nel pieno rispetto delle normative sulla caccia e di aver pagato la patente.

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