"Con la frana ho perso tutto". E gli amici organizzano una raccolta di vestiti

Il racconto di Omar Giovannoni, uno degli inquilini della palazzina distrutta
DAVESCO-SORAGNO - «Ho perso tutto, sono senza parole». Tra le persone scampate «per miracolo» alla catastrofe di sabato sera, a Davesco, c’è chi non ha perso familiari o persone care... ma quasi tutto il resto. Omar Giovannoni, 35 anni, ultras sfegatato di hockey, ha saputo che la sua casa era stata ridotta a un cumulo di macerie mentre tornava da una trasferta dell’Hcl, sabato notte. «Non mi rimane niente» racconta al telefono, scosso. «Giacche, magliette, fotografie... Non mi sono nemmeno potuto avvicinare ai detriti per vedere se tra le macerie era possibile recuperare qualcosa, ci ho provato sia domenica che oggi (lunedì, ndr) ma l’accesso mi è stato vietato».
A Omar è andata bene. Sono ancora tre le persone ricoverate al Civico di Lugano a seguito dell'incidente, fra cui un 44enne in condizioni gravissime. Si terranno domani invece i funerali delle due donne che hanno perso la vita nella catastrofe.
Omar, come gli altri ex-inquilini della palazzina scampati alla frana, è al momento alloggiato presso conoscenti. «Aspetto che l'assicurazione appuri l'entità dei danni - spiega - certo, nella disgrazia sono stato fortunato: si può dire che l'hockey mi ha salvato la vita». E in mezzo allo sconforto c'è spazio per una piccola ma bella notizia: un gruppo di amici anonimi ha organizzato per Omar una raccolta di vestiti, visto che i suoi sono andati perduti sotto le macerie. «Ringrazio tutti: non si può dire che sia stato lasciato solo».




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