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«Il Ticino ha bisogno di noi», l'UDC dà il via alla campagna elettorale

CANTONE«Il Ticino ha bisogno di noi», l'UDC dà il via alla campagna elettorale

14.01.23 - 15:06
"Cambiamo ora" è lo slogan scelto dai democentristi per le elezioni cantonali 2023.
Ti-Press (Francesca Agosta)
«Il Ticino ha bisogno di noi», l'UDC dà il via alla campagna elettorale
"Cambiamo ora" è lo slogan scelto dai democentristi per le elezioni cantonali 2023.

LUGANO - Con lo slogan “Cambiamo ora!” l’UDC ha dato il via alla campagna elettorale per le Elezioni cantonali 2023. Lo ha fatto in occasione del Congresso straordinario odierno, che ha raccolto circa 300 partecipanti in quel di Pregassona. 

Sono stati presentati i 90 candidati alle elezioni cantonali e hanno preso parola il presidente dell'UDC svizzero Marco Chiesa, il presidente cantonale e candidato al Consiglio di Stato Piero Marchesi e il consigliere di Stato Norman Gobbi (Lega).

«È ora di rilanciare il Cantone con nuove forze e nuove idee, è ora di entrare in Governo per incidere laddove conta», scrive il partito nel comunicato odierno.

Dopo un breve saluto del presidente della sezione UDC Lugano Alain Bühler, l’uscente granconsigliere e candidato al Consiglio di Stato Paolo Pamini e il capogruppo Sergio Morisoli hanno presentato quanto fatto dall’UDC durante l’ultima legislatura e le strategie del futuro con la “Piattaforma politica UDC TI 2023-2027”, che ha l’obiettivo di difendere chi vive e lavora in Ticino e che è stata approvata dal congresso.

«Il Ticino ha bisogno dell’UDC», ha sottolineato Piero Marchesi. «Negli ultimi anni l’UDC ha mosso le acque come nessun altro per difendere chi vuole vivere e abitare in Ticino». Marchesi si dice pronto ad entrare in Consiglio di Stato «per cambiare le dinamiche attuali dove “Il Governo del Mulino bianco” si limita ad amministrare il Cantone senza portare progetti in grado di rilanciare il Cantone».

Marchesi è inoltre fiducioso che anche i rappresentanti UDC in Gran Consiglio potranno aumentare. «Il gruppo dei sette deputati UDC in Gran Consiglio», ha aggiunto, «ha lavorato molto bene». Evocati tra i successi più grandi «il Decreto Morisoli, la deduzione fiscale dei premi di cassa malati dei figli, il referendum finanziario obbligatorio, la defiscalizzazione degli artigiani che vanno in pensione, l’aumento del tempo per la raccolta delle firme, la registrazione delle sedute del Gran Consiglio su YouTube, il corsetto messo agli abusi del medico del traffico».

L'obiettivo è ora quello di «mandare avanti i grandi cantieri aperti che sono il pareggio dei conti dello Stato, per non caricare troppi debiti sulle future generazioni, la riforma della scuola per diventare competitivi e non far perdere tempo agli allievi, la riduzione di tasse e balzelli negli svariati ambiti dello Stato». 

Il capogruppo Sergio Morisoli ha presentato in grandi linee la difficile situazione attuale nel Cantone, «come il mercato del lavoro saccheggiato e minacciato dal frontalierato, le difficoltà economiche di tante famiglie, giovani e anziani, la burocrazia e lo statalismo rampanti». L’UDC, ha evidenziato, «è libera di essere creativa, perché non è il partito della ripartizione di cadreghe. È libera di difendere il ceto medio e chi vuole vivere e lavorare in Ticino. Meno Stato, più società e più soldi nelle tasche della gente». 

Infine, il presidente nazionale nonché consigliere agli Stati Marco Chiesa ha ribadito che «la Svizzera deve restare la Svizzera!» e che l’UDC è il partito colpevole di dire la verità. «Da cinque anni l’UDC nazionale mette in guardia contro la penuria energetica, ha sottolineato, contro la massiccia immigrazione di persone che non servono alla nostra economia ma pesano sui sistemi sociali, contro il sistema Schengen/Dublino che non funziona ma ci costa milioni e contro la perdita della neutralità». 

Dopo una breve introduzione alla festa popolare da parte del municipale di Lugano e granconsigliere Tiziano Galeazzi, il consigliere di Stato Norman Gobbi ha dal canto suo sottolineato che la Lega dei Ticinesi «è vicina all’UDC nella lotta per l’indipendenza svizzera, la difesa del ceto medio, contro l’immigrazione di massa, l’eccessivo numero di frontalieri e per ridare il Ticino ai ticinesi». 

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COMMENTI
 

Pensopositivo 1 anno fa su tio
Sempre con gli stessi slogan obsoleti e di cattivo gusti... Prima I nostri, salviamo la Svizzera e adesso " il ti ha bisogno di noi..." blablabla A tirarsi fiori sono bravi e anche dire che fanno gli interessi del gente ...bal...le . Fanno solo gli interessi delle grandi aziende con i quali hanno legami diretti o indiretti, come tutta le destre... E va anche bene che poi ognuno difenda i propri interessi, però dire sempre che loro si che occupano dei ticinesi non é credibile...per me sono invotabili...

Nmemo 1 anno fa su tio
Sono tutti uguali. Comune a tutti la crisi d’immagine e d’identità, ma su tutto la crisi di uomini liberi. Quelli scelti si fanno eleggere ingozzando l’elettore con piatti di polenta. Poi ai Partiti risponderanno per scegliere chi nel potere dovrà operare adottando decisioni che convengono al Partito, vantaggiose per pochi e svantaggiose per i più.

Baxy91 1 anno fa su tio
Incollo innanzi tutto quello che avevo scritto in un altro post ieri: .. io inizierei con il raccogliere le informazioni necessarie per rendere i dati statistici più credibili.. nei comuni sono registrate le persone in assistenza.. fare sondaggi approfonditi, e pubblicare sugli albi l’invito a fare i sondaggi a chi si è tolto dall’assistenza (per non indebitarsi). Questi sondaggi dovrebbero venir usati per calcolare l’ammontare che con ponderazione, in base a quanto le aziende fanno profitti, dovrebbero detrarre in futuro. Magari in un futuro saremo tutti in assistenza e lavoreranno solo frontalieri (il debito della Svizzera aumenterà e i tassi saliranno ancora come ben si sa, vedi America e siamo in un contesto concorrenziale, e le imprese del Ticino sicuramente tenderanno ancora alla riduzione di costi) ..ma almeno ci assicuriamo di riuscire sempre a vivere.. oltre ciò con i sondaggi si potrebbe cercare di capire chi lo fa per volontà rassegnati o che ha sempre continuato a cercare.. a sapere che uno ha perso la voglia di lavorare perché semplicemente è troppo indebitato senza prospettiva, magari per incentivare, togliere il debito (ev. Ridurre o annullare completamente) .. sarebbero comunque soldi persi, quindi tanto vale.. solo in caso di eredità futura in eccesso, oltre ai tipo 100’000 di avere in banca.. insomma una cosa sensata in base a qualcosa che esiste già .. ma servono i dati per poter fare proposte concrete anche in termini di risparmio costi (identificare maggiormente chi ne approfitta etc) . Potrà dare supporto anche per fare prognostici sul ridurre giornate lavorative (come internazionalmente stanno facendo ricerche e tendono a cominciare), la storia ha dimostrato che il “tempo” è una variabile valida ed ha sempre giocato nel lungo termine.. e secondo me , come succede con il suddividersi dei carrelli in parità a due casse, raggiungeremo l’ottimizzazione lavorando 3 giorni alla settimana.. le coppie potranno crescere i propri figli, si sarà più produttivi, meno spese di malattia, si avrà più tempo per fare le attività sociali anche in maniera più sostenibile etc. Si potrebbe inventare anche un’alternativa di lavoro, ore dedicate al servizio pubblico (pulizia, compagnia anziani etc.) senza il bisogno di formazioni specializzate (che diventano sempre di più e sono oramai diventati barriere all’entrata quando si vorrebbe fare qualcosa di alternativo al proprio mestiere). E se inizialmente significherebbe indebitarsi per un Paese.. a Lungo termine c’è una crescita e netto miglioramento della qualità di vita (vedi storia). Il tempo è il bene più prezioso oltre alla salute. Per migliorare una e l’altra la soluzione l’ho scritta

Baxy91 1 anno fa su tio
Risposta a Baxy91
Giocato=giovato

Gualtie 1 anno fa su tio
Il Ticino ha bisogno dei suoi giovani emigrati oltre Gottardo, non di capetti di provincia

Maratoneta 1 anno fa su tio
Voto all’UDC…….niet

Nico66 1 anno fa su tio
La modestia

marcone 1 anno fa su tio
Solo promesse, poi sarà come con la Lega, arrivati in governo non hanno cambiato nulla, i frontalieri aumentano e sempre più ticinesi faticano ad arrivare a fine mese. Parla bene Marchesi, ma razzola male, basta vedere i comuni da lui gestiti, prima Monteggio , dove si è subito quasi triplicato lo stipendio da sindaco, e ora Tresa, leggete i commenti. E questo è quello che cerca, un lavoro molto ben retribuito con la prospettiva di una lauta pensione, ovvero la cadrega.

pardo54 1 anno fa su tio
Ah ah ah.

Luisssss 1 anno fa su tio
Anche NOOOOOOOO

Johnnybravo 1 anno fa su tio
Abbiano bisogno di voi??? come no... come avevamo e abbiamo bisogno pure di Chiesa, un politico di razza... uno statista di prim'ordine... ohhhhhh ma per piaseeeee

Atene 1 anno fa su tio
Non è vero che non fa niente ..se ti scade posteggio 5min ti trovi la multa così si fanno soldi.

M70 1 anno fa su tio
tante parole .. ma passate ai fatti! Marchesi se dice di fare e poi non fa nulla come nel comune di Tresa..andate a vedere tutti (rifiuti fuori dal cimitero, negozi e bar gestiti da frontalieri, coloro che fungono da poliziotti sono tutti frontalieri...) e ..) schifo su tutta la linea e vuole candidarsi più in alto x i ticinesi quando non sa neppure risolvere i problemi del proprio comune?

Baxy91 1 anno fa su tio
.. io inizierei con il raccogliere le informazioni necessarie per rendere i dati statistici più credibili.. nei comuni sono registrate le persone in assistenza.. fare sondaggi approfonditi, e pubblicare sugli albi l’invito a fare i sondaggi a chi si è tolto dall’assistenza. Questi sondaggi dovrebbero venir usati per calcolare l’ammontare che con ponderazione, in base a quanto le aziende fanno profitti, dovrebbero detrarre in futuro. Magari in un futuro saremo tutti in assistenza e lavoreranno solo frontalieri.. ma almeno ci assicuriamo di riuscire sempre a vivere.. oltre ciò con i sondaggi si potrebbe cercare di capire chi lo fa per volontà rassegnati o che ha sempre continuato a cercare.. a sapere che uno ha perso la voglia di lavorare perché semplicemente è troppo indebitato senza prospettiva magari per incentivare togliere il debito (ev. Ridurre o annullare completamente) .. sarebbero comunque soldi persi quindi tanto vale.. solo in caso di eredità futura in eccesso, oltre ai tipo 100’000 di avere in banca.. insomma una cosa sensata in base a qualcosa che esiste.. ma servono i dati per poter fare proposte concrete anche in termini di risparmio costi (identificare maggiormente chi ne approfitta etc) . Potrà dare supporto anche per fare prognostici sul ridurre giornate lavorative (come internazionalmente stanno facendo ricerche e tendono a cominciare), la storia ha dimostrato che il tempo è una variabile valida ed ha sempre giocato nel lungo termine.. e secondo me , come succede con il suddividersi dei carrelli in parità a due casse, raggiungeremo l’ottimizzazione lavorando 3 giorni alla settimana.. le coppie potranno crescere i propri figli, si sarà più produttivi, meno spese di malattia etc. E se inizialmente significherebbe indebitarsi per un Paese.. a Lungo termine c’è una crescita e netto miglioramento della qualità di vita (vedi storia).

AlexIrons 1 anno fa su tio
il bello è che la maggioranza dei lettori di Tio segue questi pagliacci e li vota pure

Duro 1 anno fa su tio
Ciao a tutti sono la SCHEDA SENZA INTESTAZIONE

Aargauer 1 anno fa su tio
Il Ticino ha bisogno di voi?? Ma per piaséee.. Scalda cadréga!!!

Bandito976 1 anno fa su tio
quello che si sente spesso dai partiti, sono i problemi ma non le soluzioni. Visto che la politica non é in grado di cambiare la situazione spetta al popolo. Nello specifico vale a dire che il residente in Ticino per bloccare la piaga dell'importazione di lavoratori deve: fare attenzione a dove spende i soldi, comprate al di fuori del Ticino, online, negozietti a conduzione familiare o agricoltori. Siete voi i datori di lavoro!

Alex 1 anno fa su tio
purtroppo l uomo giusto anche se arriva dovrà co affrontarsi con il resto della svizzera...e fino a quando i maia ramina..non arriveranno oltregottardo..ci sarà poco da fare!

Johnnybravo 1 anno fa su tio
Risposta a Alex
Guarda che i maia ramina non arrivano per caso, ma per volontà politica, la colpa non è loro. Se fosse stato il contrario, nel senso che, per esempio, in Italia ci offrissero uno stipendio dalle 2-3 volte superiore per lo stesso medesimo lavoro fatto qui... e tutto questo compreso di; contributi, sicurezze sociali, ecc... , vorrei vedere chi ci rinuncerebbe....

Popi 1 anno fa su tio
Per quanto possa essere d’accordo sulla riduzione dello stato e limitare la sua intromissione nella vita privata delle persone sono tante belle parole ma servono i fatti, non gliene frega a nessuno del ticino e primi tra tutti gli stessi politici in ticino. Qualsiasi cosa si voglia fare per riportare l’economia locale e le opportunità di lavoro ad uno stato decente verrà bloccata da berna per non compromettere gli accordi europei. Siamo fregati e non si può fare nulla se non accettare la situazione e guardare il cantone morire anno dopo anno. “La svizzera deve rimanere la svizzera” ma purtroppo non lo è più da 30 anni

Boss 1 anno fa su tio
in Ticino siamo meno di zero e fino a quando non arriverà un uomo giusto dovremmo votare la destra moderata

Se7en 1 anno fa su tio
…. Parole,parole,parole soltanto parole e niente più…! Si è visto dove è andata a finire il risultato “dei prima i nostri”, non è cambiato un … anzi la manodopera straniera è aumentata vertiginosamente, soprattutto nel terziario, dove nel nostro Cantone è strapieno di giovani e diversamente giovani che hanno esperienza e diplomi in più ambiti del terziario. Ma anche qui niente da fare, i geni, sono solo gli stranieri dove il più delle volte pompano il loro CV per farsi assumere … etc etc etc

Se7en 1 anno fa su tio
…. Si certo, pronto ad entrare in Consiglio di Stato, come no…, solo per garantirsi un salario da CHF 250’000.- circa come hanno fatto i suoi predecessori e poi…? Niente di più, pancia piena, piedi al caldo e dei problemi che ci sono da anni nel Cantone chi se ne frega…, ormai è così che andrà a finire, come ogni elezione. Mi fate 🤮

randi.moro 1 anno fa su tio
Risposta a Se7en
Concordo pienamente con te… bla bla bla il sottoscritto come tantissime altre persone probabilmente non si recherà alle urne… del resto chi voti… forse l’unica che meriterebbe è la Signora Carobbio se non altro s’impegna x un incremento del potere d’acquisto dei cittadini, posti di lavoro, salari, premi casse malati…ecc.

Se7en 1 anno fa su tio
Risposta a randi.moro
… si ma anche lei da sola può fare ben poco o niente…

Se7en 1 anno fa su tio
Risposta a randi.moro
… dovremmo fare quello che avrebbero fatto gli italiani se si fossero ritrovati con 90’000 ticinesi ad occupare i posti di lavoro a Como e/o Varese e dintorni,… perché “loro” di sicuro, se vedevano che il loro governo e i loro politici non facevano niente per combattere questa piaga, ci avrebbero pensato loro con un qualsiasi stratagemma…. Poco ma sicuro
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