Tassa sulle cure a domicilio, l’ASPS Ticino: «Iniqua e penalizzante»

L’Associazione Svizzera degli Spitex Privati Ticino contro la decisione del Consiglio di Stato: «Penalizza i più fragili ed è contraria agli obiettivi di assistenza domiciliare».
BELLINZONA - L’Associazione Svizzera degli Spitex Privati (ASPS), sezione Ticino, esprime la propria ferma opposizione alla decisione del Consiglio di Stato di «introdurre una nuova tassa sanitaria a carico dei cittadini che necessitano di cure a domicilio».
L’assistenza domiciliare - sottolinea l'ASPS - rappresenta un pilastro fondamentale del sistema sanitario cantonale: consente alle persone anziane o bisognose di restare nel proprio ambiente familiare, riducendo al contempo la pressione su ospedali e case per anziani. È un servizio che coniuga qualità, umanità ed efficienza economica, e che dunque dovrebbe essere sostenuto, non penalizzato.
Secondo l’ASPS, la tassa proposta rischia di colpire proprio chi ha più bisogno di aiuto, introducendo una misura «iniqua e controproducente». In particolare, l’associazione denuncia il pericolo che i costi ricadano esclusivamente sugli utenti e sugli infermieri indipendenti contrattualizzati, generando una situazione di concorrenza sleale rispetto ad altri operatori non soggetti al medesimo onere.
L'Associazione di categoria ritiene che affidare ai singoli servizi l’incasso della tassa significherebbe gravarli di ulteriori incombenze amministrative, con conseguenti difficoltà nel recupero crediti e possibili perdite finanziarie. Per alcune categorie fragili, come i pazienti psichiatrici o i minori, la ricezione di una fattura rappresenterebbe infine un ostacolo insormontabile alla continuità delle cure.
L’ASPS sottolinea come questa misura contrasti apertamente la strategia cantonale di promozione del mantenimento a domicilio degli anziani, penalizzi le persone in difficoltà e favorisca operatori non contrattualizzati, rendendo più complesso il controllo della qualità delle prestazioni.
«Il problema dell’aumento dei costi della salute è reale e complesso - conclude l'ASPS -, ma non può essere affrontato con soluzioni superficiali e dannose che generano ulteriori problemi».




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