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Vacanze d'autunno: dove vanno i ticinesi?

Capitali europee, Maldive e Thailandia rimangono i grandi classici di questo periodo. Ma crescono anche le mete esotiche. Ne parliamo con il responsabile di Kuoni del Sopraceneri.
AFP
New York resta tra le mite più ambite.
Vacanze d'autunno: dove vanno i ticinesi?
Capitali europee, Maldive e Thailandia rimangono i grandi classici di questo periodo. Ma crescono anche le mete esotiche. Ne parliamo con il responsabile di Kuoni del Sopraceneri.

BELLINZONA - Viaggi brevi in Europa e soggiorni più lunghi in mete esotiche. Ecco dove andranno i ticinesi nelle (ormai prossime) vacanze scolastiche autunnali che prenderanno il via il 31 ottobre. Molte famiglie, quindi, invece del classico "dolcetto e scherzetto" la sera di Halloween saranno intente a preparare i bagagli per la partenza. «Al momento - ci conferma il responsabile di Kuoni per il Sopraceneri Fabio Capone - l’interesse per le vacanze autunnali è rimasto stabile rispetto agli anni precedenti. Le prenotazioni sono distribuite tra viaggi brevi in Europa e soggiorni più lunghi in mete esotiche».

Europa, ma non solo - E proprio le Capitali del Vecchio Continente rimangono un "classicone" delle vacanze autunnali. Ma non sono le uniche destinazioni ambite. «Le crociere - sottolinea l'esperto - registrano sempre un buon riscontro così come le vacanze balneari alle Canarie o sul Mar Rosso».

Voglia di Asia - Molti ticinesi, però, non si accontentano di destinazioni "vicine" ma guardano (e volano) più lontano. «Maldive e Thailandia rimangono molto richieste e abbiamo pure notato un crescente interesse - grazie anche al cambio favorevole - per il Giappone che rappresenta un caleidoscopio di tradizioni antiche e modernità futuristica, dove templi secolari convivono con grattacieli illuminati al neon», sottolinea Capone. «Inoltre è sempre più vivo l'interesse per nazioni come il Vietnam, il Laos e la Corea del Sud».

La spinta araba - Riavvicinandoci un po' all'Europa è impossibile non citare l'Arabia Saudita: un Regno che sta puntando (molto) sul turismo. «Il progetto in corso di realizzazione, è finalizzato a produrre trasformazioni economiche, sociali e culturali», ci spiega l'esperto. «Diversi ticinesi, mossi forse dal desiderio di vivere questo cambiamento, si propongono di visitarlo ora, prima che gli aspetti originali possano risultare meno evidenti».

La geopolitica gioca un ruolo - Anche la complicata situazione geopolitica in Medio Oriente ha giocato un ruolo nella scelta delle destinazioni. «Ha portato a una certa prudenza soprattutto nei mesi primaverili», ammette Capone. «Comunque, località considerate stabili come l'Egitto, Dubai, Abu Dhabi od Oman sono sempre molto richieste e ci aspettiamo una crescita anche per i prossimi mesi invernali».

Trump non fa scappare i ticinesi - Oltrepassando l'Atlantico, la presenza (ingombrante) di Donald Trump non sembra aver spaventato i ticinesi, anche se sulle future prenotazioni potrebbe pesare la durata dello "shutdown". «Gli Stati Uniti restano una meta richiesta, specialmente per i grandi viaggi», ci conferma l'esperto. «Chi sceglie gli USA, infatti, lo fa soprattutto per le esperienze, i paesaggi e la cultura, non per motivi prettamente politici. Le rotte più richieste - continua Capone - restano New York, la California, la Florida e i parchi nazionali. L'autunno è poi un periodo molto apprezzato per il turismo, soprattutto per ammirare il foliage autunnale nei parchi e nelle zone rurali - come il New England - dove gli alberi si tingono di rosso, arancio e giallo».

L'emergente Africa - Infine i viaggiatori iniziano a guardare a mete emergenti. «Si nota una certa curiosità soprattutto per alcune destinazioni dell'Africa orientale», sottolinea l'esperto. «Ruanda, Tanzania e Madagascar stanno effettivamente crescendo grazie a investimenti nel turismo sostenibile».

La voglia di viaggiare resta - Insomma, l'attuale crisi economica non ha impattato più di tanto sulla voglia di viaggiare dei ticinesi. «Nei primi mesi dell'anno - precisa Capone - abbiamo effettivamente osservato una lieve flessione, ma l’autunno mostra segnali di ripresa. E per il 2026 le prenotazioni registrano un leggero incremento rispetto all'anno in corso».

First minute - Cambiano però metodi e tempistiche: «I viaggiatori tendono a privilegiare soluzioni più flessibili e convenienti, come soggiorni brevi o mete con un buon rapporto qualità-prezzo», conclude l'esperto dando un consiglio per le vacanze del 2026. «Oggigiorno vanno prenotate in anticipo per approfittare di prezzi più vantaggiosi, di un ventaglio di proposte più esteso e soprattutto di maggiore disponibilità. Si può dire che il "first minute" ha soppiantato il "last minute"».

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