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"Salvato" due volte dall'annegamento: il video

VERZASCA"Salvato" due volte dall'annegamento: il video

23.08.23 - 06:30
I fiumi ticinesi sono sempre più attrattivi, ma nascondono tante insidie. I corsi per la gente si moltiplicano. Il nostro test.
Davide Giordano Tio/20minuti
"Salvato" due volte dall'annegamento: il video
I fiumi ticinesi sono sempre più attrattivi, ma nascondono tante insidie. I corsi per la gente si moltiplicano. Il nostro test.

VERZASCA - L'acqua continua a mietere vittime in tutta la Svizzera. Finora, nel 2023, sono state 36 di cui 6 in Ticino. Nel 2022 il (quasi) record nazionale di 63 decessi, di cui il 37% nei fiumi. Proprio con questa consapevolezza ogni anno in estate vengono organizzati diversi corsi di salvataggio aperti a tutti in quelle che sono le acque libere più fredde. Ad esempio in Verzasca. «Il fiume – evidenzia Steve Mattei, presidente della Società Salvataggio Sub di Ascona – non ha nulla a che vedere con i laghi o con le piscine. Nasconde pericoli imprevedibili fino all'ultimo. Dai mulinelli alle grotte, passando per i sassi sommersi e le correnti».

L'esperimento – Sono 14 le società di salvataggio del Ticino. Tutte con le loro peculiarità. La società asconese di recente ha permesso a quattro persone di seguire un corso di salvataggio nei fiumi. Tra queste anche Laura Grossi, 17 anni. «Sono una frequentatrice delle acque ticinesi. E sono predisposta all'aiuto verso il prossimo. Faccio parte della Società di Salvataggio di Bellinzona. Ma per la formazione sui fiumi mi sono recata in trasferta nel Locarnese». Laura, con alcuni colleghi più esperti, è protagonista di un doppio test documentato da Tio/20 Minuti in un video. Due i punti potenzialmente pericolosi del fiume Verzasca scelti per l'esperimento. 

«Il comportamento dei torrenti» – Ma perché la gente continua a morire nei fiumi nonostante le continue campagne di sensibilizzazione? «Principalmente – riprende Mattei – perché non conosce i luoghi. E non sa nemmeno come si comportano i torrenti. Quello che può sembrare un bellissimo scivolo naturale nasconde magari un pericolo mortale. Non sappiamo mai cosa c'è sotto determinate cascate. Il freddo dell'acqua e le correnti inoltre possono causare una situazione di panico nel bagnante». 

Come reagireste di fronte a una persona che sta annegando? – Sul posto incontriamo una bagnante che sta prendendo il sole. «Se dovessi vedere qualcuno che sta annegando – dice – non esiterei a buttarmi in acqua. Nell'emergenza penso sia normale farlo. Non ho però mai fatto un corso di salvataggio». 

«Occhio a non fare due vittime» – Un'affermazione molto altruista, che tuttavia suscita qualche perplessità in Maurizio Vitali, commissario tecnico della Società di Salvataggio asconese. «La formazione è la base del salvataggio – fa notare –. Se non sei capace a "leggere" il fiume, è meglio dare solo l'allarme e non lanciarsi in acqua. Altrimenti il rischio è di avere due vittime al posto di una. Alcuni si sentono in colpa e temono di fare omissione di soccorso. Ma non c'è alcuna omissione se si dà l'allarme. Ogni anno in Ticino vengono formate decine di persone. I corsi sono aperti anche a chi non fa parte di una società. La Salvataggio Svizzera è patrocinata dal Progetto Acque sicure come pure dalla polizia e da altri enti primari». 

 

 

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