Confermata la chiusura temporanea dell'Oceano
Usurarie e di sfruttamento i reati contestati
PAZZALLO - Dopo il clamore odierno la Polizia Cantonale fa il punto della situazione su blitz di questa mattina al Bar Oceano di Pazzallo che ha portato alla posa dei sigilli di polizia e di conseguenza alla temporanea chiusura del postribolo.
Poco prima delle ore 9 infatti, la sezione TESEU, unitamente ad agenti della Polizia Giudiziaria è intervenuta nel Bar Oceano nell'ambito dell'ormai nota operazione Domino. Sono stati eseguiti controlli e perquisizioni presso appartamenti privati dove alloggiano le prostitute e gli uffici amministrativi che gestiscono le società connesse. Tutte le ragazze trovate in loco, come già riferito in precedenza, sono risultate in regola con le prescrizioni vigenti.
La posizione delle persone fermate è stata chiarita nell'ambito di interrogatori nel corso dei quali sono stati loro contestati i reati di usura e di promovimento della prostituzione. Essi sono poi stati rilasciati a condizione di ottenere, a livello amministrativo, le necessarie autorizzazioni nonché di applicare canoni d'affitto conformi a quelli previsti dalla giurisprudenza in materia di usura.
L'esercizio pubblico, cioè il Bar Oceano, al termine del controllo è stato chiuso con posa dei sigilli di polizia nell'ambito del procedimento giudiziario avviato volto a verificare, a livello penale, le condizioni d'esercizio applicate all'interno della casa d'appuntamenti.
Per quanto concerne l'attività delle singole donne all'interno della casa d'appuntamenti, stabilito il rispetto delle norme vigenti, la stessa è stata lasciata proseguire.
Gli inquirenti tengono a ribadire che l'operazione Domino continuerà fino a quando in Ticino vi saranno esercizi pubblici in cui la prostituzione è esercitata illegalmente, in condizioni usurarie e di sfruttamento.
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