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LUGANO - Sì a un Pian Scairolo nuovo. O meglio a un Pian Scairolo non troppo "disordinato". La regione, nel giro di pochi anni, ha visto mutare profondamente il suo paesaggio. Ai tempi i terreni agricoli e campi di calcio, oggi capannoni industriali, centri commerciali e locali pubblici.
Il Consiglio comunale ieri hano detto sì al credito di 300mila franchi per la pianificazione del comparto sulla base di partenza del masterplan GreenSkyrolo, vincitore del concorso internazionale. Il documento sarà elaborato insieme ai comuni di Grancia e Collina d'Oro entro il 2012.
Diversi gli interventi in aula dei consiglieri comunali che, sostanzialmente, condividono la necessità di un riordino in collaborazione con il privato di una zona che, come ha detto Giancarlo Re del PLR è "vittima di un successo favorito dalla vicinanza dell'autostrada e dalla presenza di molti terreni liberi".
Rolf Endriss, consigliere comunale del PPD, chiede che venga presa in considerazione una "conversazione degli edifici in attività compatibili col verde pubblico". Da parte della sinistra Cristina Zanini Barzaghi del PS ha ricordato l'importanza dei trasporti pubblici per evitare di sovraccaricare la rete stradale a sud di Lugano.
Il municipale competente Paolo Beltraminelli ha spiegato, infine, il senso di questa "cura" che necessita il pian Scairolo. "Megli favorire uno sviluppo territoriale che vada oltre i confini comunali; cosa che non è successa nei singoli piani regolatori della prima genreazione, anche se non si può fare una colpa ai comuni".
Ora il Comune di Lugano dovrà affrontare la posizione degli imprenditori, che verranno coinvolti nel progetto e che sarano coloro che più saranno toccati da questo nuovo piano regolatore intercomunale. Lugano auspica il dialogo. Un dialogo che Beltraminelli reputa "il fattore chiave".
