"Negli ultimi mesi è stato soprattutto necessario cercare soluzioni politiche" in merito a tali dossier, ha rilevato Matyassy. "Durante tutta questa fase, il Consiglio federale ha deliberatamente rinunciato a portare avanti una comunicazione all'estero, perché era essenziale fissare le priorità del contenuto di tale comunicazione. Ha tuttavia subito definito la strategia della comunicazione da adottare nel corso della fase successiva", ha precisato Matyassy.
È competenza del governo decidere quando tale strategia sarà messa in atto, spiega il direttore di Presenza Svizzera. Matyassy identifica principalmente due problemi: le difficoltà della Svizzera di "tenersi strettamente al corrente di quanto succede in seno all'Ue" e "gli svantaggi del nostro sistema di presidenza, che cambia ogni anno".
Un'analisi di Presenza Svizzera ha mostrato che i maggiori bisogni a livello di comunicazione sono in Germania: in tale paese prenderanno il via in maggio e giugno tutta una serie di manifestazioni per informare sulla piazza finanziaria svizzera e sulla cooperazione in materia fiscale.