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BELLINZONAMartignoni incassa il no della Scuola Alberghiera per Villa Bonetti, e dice: "Mettiamo Ticino Turismo nella Villa"

22.01.09 - 07:32
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Martignoni incassa il no della Scuola Alberghiera per Villa Bonetti, e dice: "Mettiamo Ticino Turismo nella Villa"

BELLINZONA  - Brenno Martignoni incassa amaramente il no della Scuola specializzata superiore alberghiera e del turismo di Bellinzona (Ssat) che ha rifiutato la proposta del sindaco di insediarsi all'interno di Villa Bonetti.

Come è noto il sindaco di Bellinzona nel tentativo di trovare una soluzione  alla vertenza in corso da mesi fra il Cantone e l’attuale gerente del ristorante Castelgrande, Enore Larini (quest'ultimo si oppone all’ordine di lasciare l’esercizio pubblico per fare posto alla Scuola alberghiera), aveva proposto l'acquisto di di Villa Bonetti e insediarvi gli uffici della Ssat e creare spazi adibiti alla ristorazione.

Ma nei giorni scorsi Mauro Scolari, direttore della Scuola specializzata superiore alberghiera  ha fatto sapere che  Villa Bonetti non interessa e sulle pagine de laRegioneTicino ha dichiarato: "Grazie per l’interessamento nei nostri confronti ma Villa Bonetti non c’interessa. È infatti nostra intenzio¬ne, lo ribadisco, ottenere la gestione esterna del ristorante Castelgrande, dove poter far operare saltuariamente i nostri allievi in formazione" ha dichiarato Scolari.

Un no che stupisce perfino il sindaco della città. "È una risposta che sinceramente mi lascia sorpreso e  strabiliato. Al di là del fatto che la Scuola alberghiera possa decidere quello che meglio crede, penso pero' che non dovrebbe essere il direttore a dirlo. Finora il direttore si è limitato a dire ciò che non vuole. Sinceramente piuttosto che sentire 10 ragioni perchè Villa Bonetti non vada bene, mi piacerebbe sapere 3 ragioni su cio' che il direttore della Scuola alberghiera intenda fare all'interno di Castelgrande".

Quindi quale sarà il futuro di Villa Bonetti?
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Avanzo a questo punto la proposta di inserirvi all'interno Ticino Turismo. Mi sembra un'ipotesi interessante e che potrebbe essere esplorata e presa in considerazione. Villa Bonetti sarebbe una sede prestigiosa per Ticino Turismo. È un palazzo centrale e inoltre potrebbe essere anche messo su un piano di collaborazione con la Città, la quale potrebbe sfruttare gli spazi della villa come luoghi di rappresentanza".

Torniamo alla querelle sul Ristorante Castelgrande. A Bellinzona c'è un secondo castello che ospita un ristorante, il castello di Sasso Corbaro. Chi garantisce che un domani il Cantone non decida di sfrattare anche quello?
"Come cittadino e come sindaco mi preoccupa questo tipo di atteggiamento che non tiene conto  di quelle che potrebbero essere le esigenze della popolazione. Senza togliere legittimità alle varie proposte finora avanzate, credo che i Castelli debbano essere messi in consonanza con quello che è la Città che gli sta attorno. Visto che ci muoviamo  in un contesto urbano e abbiamo a che fare con un benie artistico considerato patrimonio dell'umanità sarebbe opportuno che tutte le future mosse venissero concordate con il Municipio e con la Città intera".

Secondo lei una scuola all'interno di Castelgrande potrebbe comportare  un problema di concorrenza  sleale nei confronti  degli altri ristoranti presenti a Bellinzona?
"Non lo escludo. Il problema potrebbe sussistere. Castelgrande è stato voluto come un ristorante di prestigio, ed è conosciuto anche all'estero come esercizio pubblico con determinate tipologie e caratteristiche, adesso non sappiamo neppure quali saranno le modalità per introdurre una scuola  all'interno di Castelgrande. In un momento di crisi non mi sembra una mossa intelligente, mi sembra piuttosto un tirare i remi in barca senza considerare tutto quello che si muove attorno. Perdendo Castelgrande e la gerenza dei signori Larini perdiamo tutto un target di prestigio che è stato realizzato in città".

 
 
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