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SVIZZERA

«Più donne in Consiglio federale»

La sezione femminile del Centro ribadisce la necessità di una maggiore "quota rosa" nella stanza dei bottoni.
Depositphotos (Arsty.)
Fonte ats
«Più donne in Consiglio federale»
La sezione femminile del Centro ribadisce la necessità di una maggiore "quota rosa" nella stanza dei bottoni.

BERNA - Pur rallegrandosi delle personalità di spessore presentatesi - Martin Pfister e Markus Ritter - per la successione di Viola Amherd in Consiglio federale, le donne del Centro ribadiscono la necessità di una maggiore presenza femminile nella stanza dei bottoni. A loro avviso, la palla è ora nelle mani degli altri partiti.

Fin dall'annuncio il 15 di gennaio delle dimissioni di Viola Amherd, le donne del Centro avevano espresso il desiderio di candidature femminili, rilanciando in questo modo il problema di un'equa presenza femminile in governo (un auspicio che non si è tuttavia realizzato giacché molte possibili "papabili", come la consigliera agli stati Heidi Z'Graggen, hanno desistito, n.d.r).

Per le donne del Centro è importante che l'esecutivo rispecchi la realtà sociale del paese. Ora spetta agli altri partiti proporre candidature femminili nel corso delle prossime elezioni, secondo quanto indicano in un comunicato.

Le donne del Centro non fanno comunque mistero di puntare almeno alla presidenza del loro partito dopo le dimissioni di Gerhard Pfister e formulano l'auspicio che si facciano avanti candidature femminili.

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COMMENTI
 

tbq 1 sett fa su tio
Chiunque verrà eletto e giurerà/prometterà sulla Costituzione dovrà ottemperare ai suoi doveri costituzionali, tra cui quelli descritti nell'articolo 185 punto 1 ("Il Consiglio federale prende provvedimenti a tutela della sicurezza esterna, dell’indipendenza e della neutralità della Svizzera"). Uomo o donna che sia.

Riko0971 1 sett fa su tio
Ancora con le quote rosa! Per merito e capacità e basta, che sia donna o uomo!
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