Cerca e trova immobili
SVIZZERA

Un Consigliere federale deve sapere l'inglese?

Il fatto che la neo-eletta Baume-Schneider non lo parli ha provocato un intenso dibattito
Jürg Spori
Un Consigliere federale deve sapere l'inglese?
Il fatto che la neo-eletta Baume-Schneider non lo parli ha provocato un intenso dibattito

L'inglese sotto la Cupola

Caricamento in corso ...
Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.
BERNA - La nuova consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider parla francese e un ottimo svizzero tedesco, ma il suo inglese è ancora carente. È per questo motivo che sono piovute diverse critiche, tanto che si è acceso u...

BERNA - La nuova consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider parla francese e un ottimo svizzero tedesco, ma il suo inglese è ancora carente.

È per questo motivo che sono piovute diverse critiche, tanto che si è acceso un caso: è fondamentale che un Consigliere federale sappia l'inglese, che è d'altronde sempre più considerato una lingua globale?

L'inglese è un requisito fondamentale per la carica di Consigliere federale, afferma ad esempio il Consigliere nazionale sangallese Marcel Dobler. Questo perché «hai sempre dei meeting con attori internazionali, devi essere bravo negli incontri faccia a faccia. Se ha sempre bisogno di un interprete, questo è uno svantaggio».

Quanto è importante?
Anche l'ex diplomatico Max Schweizer ritiene che il Partito Socialista abbia commesso un errore su questo punto. I cittadini, invece, appaiono divisi.

In risposta a una domanda di 20 Minuten, infatti, oltre 800 persone hanno condiviso la loro opinione. Queste sono state molto diverse: alcuni pensano che non sia un male se Baume-Schneider non sappia l'inglese. Dopo tutto, la lingua non è una delle lingue ufficiali della Svizzera. E si può sempre utilizzare un interprete. Altri, invece, ritengono che sia opportuno che un politico sia in grado di parlare inglese, sia per una questione di formazione generale sia perché una buona padronanza dell'inglese pare necessaria per gli affari internazionali.

«Un punto debole»
Dal canto suo, il PS svizzero ha ribadito il pieno sostegno alla neo-Consigliera federale giurassiana, aggiungendo che non comprende queste critiche. D'altronde anche Ueli Maurer si era dimostrato esitante in inglese, in particolare in occasione di un intervento alla televisione americana CNN.

Non solo Maurer: anche Guy Parmelin è finito al centro di discorsi simili quando a inizio mandato ha risposto in francese a una domanda del New York Times: «Posso capire l'inglese ma preferisco rispondere in francese per essere più preciso».

Cosa ne pensa la diretta interessata? Elisabeth Baume-Schneider ha già riconosciuto che il suo inglese è uno dei suoi punti deboli, e ha detto di voler recuperare rapidamente: lo imparerà.

 

 

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
NOTIZIE PIÙ LETTE