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SVIZZERA / UNIONE EUROPEAMiliardo di coesione: si va verso la firma dell'accordo

04.04.22 - 14:18
Il Consiglio federale l'aveva già approvato in novembre. Ora c'è l'ok anche dei ministri europei dell'istruzione.
Keystone
Ignazio Cassis e il DFAE osservano da vicino la situazione.
Ignazio Cassis e il DFAE osservano da vicino la situazione.
Fonte ats
Miliardo di coesione: si va verso la firma dell'accordo
Il Consiglio federale l'aveva già approvato in novembre. Ora c'è l'ok anche dei ministri europei dell'istruzione.

BERNA - I ministri europei dell'istruzione hanno approvato oggi il miliardo di coesione svizzero. Lo ha confermato una diplomatica dell'Unione europea (Ue) a Keystone-ATS. Ora l'accordo può essere firmato.

Il "Memorandum of Understanding" (MoU), così viene definito in gergo tecnico l'accordo, disciplina il secondo contributo della Svizzera per un ammontare di 1,3 miliardi di franchi. Tale somma è destinata a ridurre le disparità economiche e sociali tra i Paesi dell'Ue e ad aiutare gli Stati dell'Unione europea nella gestione della migrazione.

Il Consiglio federale aveva già approvato il MoU alla fine di novembre. Allo stesso tempo, aveva deciso di avviare i negoziati con i Paesi partner sugli accordi di attuazione bilaterali. In tal modo il Consiglio federale aveva voluto inviare un segnale positivo all'Ue sull'aspirata continuazione della via bilaterale.

La questione dello stato di diritto - La Norvegia contribuisce pure alla coesione in seno all'Ue nel quadro della sua partecipazione allo Spazio economico europeo (See). Nel Paese scandinavo, discussioni hanno rimesso in causa il finanziamento a Polonia e Ungheria, nazioni che non rispettano lo stato di diritto.

La Norvegia ha così proceduto ad alcuni adattamenti per la Polonia. Non sosterrà più le amministrazioni della giustizia polacca. Inoltre, i comuni che si sono dichiarati "zone senza LGBT" saranno esclusi dai pagamenti. Quanto all'Ungheria, nessun pagamento è stato finora effettuato a destinazione di tale Paese a causa di un disaccordo sul gestore del fondo.

La Svizzera osserva la situazione - La Svizzera «osserva la situazione sia in Polonia che in Ungheria», ha indicato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Si parte dal presupposto che i Paesi partner che condividono la comunità dei valori europei, quali lo stato di diritto, la democrazia, e i diritti dell'uomo, si impegneranno a rispettare gli accordi bilaterali previsti.

Secondo il DFAE, impegni reciproci saranno presi nell'ambito dell'attuazione degli accordi bilaterali. Tali accordi costituiranno il quadro di riferimento. La Svizzera vigilerà affinché vengano rispettati questi valori «nella scelta dei temi e dei partner nonché nell'attuazione dei programmi».

Inoltre, dal punto di vista giuridico, la Confederazione ha sempre la possibilità di «rifiutare i rimborsi qualora gli accordi non venissero mantenuti».

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