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SVIZZERAAttacco degli hacker a comparis.ch: aperta un'inchiesta penale

09.07.21 - 21:25
I malintenzionati sarebbero riusciti ad accedere ad alcuni dati rilevanti dei clienti della consociata Credaris
Depositphotos (EmiliaU)
È stata aperta un'inchiesta penale per l'attacco ransomware a comparis.ch.
È stata aperta un'inchiesta penale per l'attacco ransomware a comparis.ch.
Attacco degli hacker a comparis.ch: aperta un'inchiesta penale
I malintenzionati sarebbero riusciti ad accedere ad alcuni dati rilevanti dei clienti della consociata Credaris

ZURIGO - Un'inchiesta penale è stata aperta dopo l'attacco hacker subito mercoledì mattina da comparis.ch, che ha bloccato vari sistemi informatici del portale svizzero di confronto prezzi.

La causa, come è ormai noto, è stato un attacco ransomware, ovvero una limitazione dell'accesso al sito risolvibile solo tramite il pagamento di un riscatto. La società ha comunicato di aver rifiutato di cedere al ricatto. «Nel frattempo il sito web comparis.ch è di nuovo disponibile e funziona normalmente» si legge nel comunicato stampa fatto giungere alle redazioni venerdì sera. «In base alle informazioni disponibili al momento, anche la maggior parte delle banche dati non sembra essere stata colpita».

I criminali, però, sarebbero riusciti ad accedere a determinati dati rilevanti sui clienti della consociata Credaris, i cui sistemi vengono gestiti in parte nello stesso ambiente server. «Il possibile furto di dati in un caso del genere e gli eventuali rischi connessi sono attualmente oggetto di ulteriori indagini. Credaris intende informare direttamente gli eventuali clienti interessati». 

Le due società si sono già rivolte alle autorità giudiziarie, sporgendo una denuncia contro ignoti, e collaborano a stretto contatto con specialisti in criminalità informatica. «Gli specialisti interni di Comparis continuano a lavorare con specialisti esterni di cybersicurezza per ripristinare completamente tutti i sottosistemi.  La reperibilità tramite e-mail e hotline clienti potrebbe quindi ancora essere limitata. Ci scusiamo per i disagi derivanti dall’attacco».

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