Abusi nella Chiesa, i giovani cattolici vogliono un'inchiesta

«È urgente procedere a cambiamenti e a una modernizzazione dell'istituzione».
BERNA - L'organizzazione dei giovani cattolici della Svizzera tedesca Jungwacht Blauring vuole che sia fatta totale chiarezza sui casi di abusi in seno alla Chiesa cattolica. In una lettera aperta chiede pertanto un'inchiesta esterna, che porti i responsabili a pagare.
La Chiesa ha favorito abusi e insabbiamenti, dichiara la direttrice dell'associazione, Andrea Pfäffli, citata in una nota odierna. È quindi urgente procedere a cambiamenti e a una modernizzazione dell'istituzione.
Per Jungwacht Blauring, la protezione dei giovani è una priorità assoluta. Questo perché, indica la missiva che si rivolge alla Conferenza dei vescovi svizzeri, decine di migliaia di genitori affidano alla Chiesa i loro figli. L'associazione conta circa 33'000 membri ed è la più grande nel suo genere in Svizzera.
L'organizzazione formula numerose domande. Ad esempio, tutti i casi di abusi degli ultimi 40 anni devono essere oggetto di una valutazione esterna e agli autori va vietato l'esercizio della professione. Inoltre, i vescovi elvetici devono impegnarsi con Roma a favore dell'ordinazione delle donne e la Chiesa cattolica deve accettare tutte le forme di relazioni.




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