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SVIZZERAIn due comuni la bolletta per l'elettricità sarà meno cara, nel 2023

08.09.22 - 13:05
La bolletta sarà più pesante in tutti i comuni della Svizzera, tranne due. Come è possibile?
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Il motivo principale: la centrale idrolettrica della Ferrovia della Jungfrau.
Il motivo principale: la centrale idrolettrica della Ferrovia della Jungfrau.
In due comuni la bolletta per l'elettricità sarà meno cara, nel 2023
La bolletta sarà più pesante in tutti i comuni della Svizzera, tranne due. Come è possibile?

BERNA - Mentre aumentano le tariffe per l'elettricità in praticamente tutta la Svizzera, i residenti dei comuni di Gündlischwand e Lütschental possono godersi un'eccezione stupefacente: si tratta infatti degli unici due comuni elvetici i cui cittadini non avranno una bolletta dell'elettricità più salata, bensì più leggera, nel 2023.

D'altra parte, sono 2'148 i comuni che hanno annunciato tariffe più care (si è persino parlato di aumenti del 260%), a causa della crisi energetica in corso a livello internazionale. 

Seppur la diminuzione sia lieve (poco meno di mezzo centesimo per kWh), il solo fatto di non aver subito aumenti è più unico che raro.

Come è possibile?
Il motivo principale è semplice: le due comunità hanno una propria centrale idroelettrica - quella della Ferrovia della Jungfrau - la cui produzione, in estate, è sufficiente a rifornire tutte le economie domestiche, per un totale di 496 abitanti.

Nel periodo invernale, comunque, c'è la necessità di acquistare elettricità, come confermato dalla portavoce della Ferrovia Kathrin Nägeli. «Tuttavia, i costi per i consumatori non aumenteranno prima del 2024, poiché abbiamo contratti a lungo termine con i nostri fornitori di energia elettrica».

L'anno prossimo, i due piccoli comuni dell'Oberland bernese potranno quindi godere di un approvvigionamento elettrico a basso costo grazie alla centrale idroelettrica e alla pianificazione degli acquisti a lungo termine.

Gioia e sollievo
Nei comuni, si respirano in particolare gioia e sollievo.

Susanne Gertsch, sindaco di Gündlischwand, è ad esempio molto soddisfatta del calo dei prezzi dell'elettricità. «È molto positivo, soprattutto perché noi possiamo distribuire tutta l'acqua alla comunità solo mediante delle pompe, che necessitano di molta elettricità». Inoltre, ha poi proseguito Gertsch, «è un sollievo per il nostro commercio, anche se è piuttosto piccolo».

Il sindaco del vicino comune di Lütschental, Hansruedi Burgener, condivide la gioia della collega. «I residenti sono infatti sollevati dal fatto che i prezzi dell'elettricità non siano aumentati».

Come mai solo due comuni?
Ma perché solo due comuni svizzeri su 2'148 sono riusciti a ridurre le loro tariffe elettriche? «Molte aziende acquistano la maggior parte dell'elettricità sulla piazza di Lipsia, dove ha sede la Borsa Europea dell'Energia (Eex). Quando i prezzi dell'elettricità aumentano sul mercato, il cliente ne risente», ha spiegato Felix Nipkow, esperto di energia presso la Fondazione Svizzera per l'Energia (Schweizerische Energie-Stiftung, SES).

Gli impianti comunitari, come la centrale idroelettrica della Ferrovia della Jungfrau, che producono elettricità in proprio, sono invece «indipendenti dal mercato e quindi non risentono delle fluttuazioni della borsa», ha chiarito Nipkow.

Tuttavia, questi casi non sono la norma e un'ulteriore espansione dell'energia idroelettrica decentralizzata è difficile. «Il potenziale dell'energia idroelettrica è in gran parte esaurito. Gli impianti solari ed eolici, invece, offrono un grande potenziale. In particolare, gli impianti fotovoltaici possono essere installati e messi in funzione rapidamente, il che sarebbe utile per i prossimi inverni».

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