
LUCERNA - A causa dell'aumento dei casi di Coronavirus, le terapie intensive si riempiono nuovamente. La conseguenza è il rinvio delle operazioni. All'ospedale universitario di Zurigo ci sono pazienti in attesa di interventi al cuore, al cervello e per l'asportazione di tumori. Secondo il Tagblatt anche l'ospedale cantonale di Argovia deve rinviare per la terza volta le operazioni, stessa sorte per quello di Basilea. Vaud e Turgovia devono invece già trasferire i pazienti fuori cantone per mancanza di posti in terapia intensiva.
30'000 interventi arretrati - Non tutte le operazioni previste nel 2020 e che non si sono potute svolgere sono state eseguite: «Gli ospedali stanno ancora recuperando i 30'000 interventi arretrati» ha dichiarato Tobias Bär della Conferenza dei direttori cantonali della sanità.
14 mesi di attesa - Tra chi aspetta ancora il suo intervento c'è il lucernese K.*: «Sono 14 mesi che aspetto la mia operazione per la riduzione dello stomaco» ha raccontato a 20 Minuten. L'intervento è già stato rinviato tre volte, ricorda il 33enne. «È una situazione stressante».
Inizia l'odissea - K. soffre di un disturbo ormonale congenito, che lo porta ad essere in sovrappeso. Ma il viaggio per l'operazione è lungo: nella primavera del 2018 decide di sottoporsi ad un intervento chirurgico di bypass gastrico. Dopo due anni arriva l'ok dalla cassa malati, e il primo intervento viene fissato per giugno 2020. L'appuntamento viene poi rinviato a causa della pandemia nell'autunno del 2020: una data che però non va bene a K., perché ha appena iniziato un nuovo lavoro. L'operazione viene quindi rimandata nuovamente a luglio 2021, poi ancora nell'autunno 2021. E non è ancora chiaro se quest'ultima sarà effettivamente la data definitiva, vista l'occupazione delle terapie intensive.
«Per me la situazione ha principalmente effetti psicologici» racconta K.. «L'operazione è un grande cambiamento per la mia vita». A parte il fatto che non potrà lavorare per un mese, il 33enne dovrà sottostare ad un rigido piano alimentare, e recarsi nuovamente in ospedale per successivi controlli. «Ci vogliono due anni affinché il mio stomaco si riprenda completamente». E l'intervento necessita una preparazione mentale e organizzativa, «ma non posso lavorarci senza una data fissa per l'operazione».