Giganteggia l’Inter, il Barcellona si arrende


Sommer ha più volte salvato il risultato
Nerazzurri qualificati al termine di un match dalle mille emozioni.
Sommer ha più volte salvato il risultato
Nerazzurri qualificati al termine di un match dalle mille emozioni.
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MILANO - Un’Inter generosa, determinata, grintosissima e anche fortunata ha piegato 4-3 il Barcellona nel ritorno delle semifinali di Champions League. Dopo il 3-3 dell’andata ha così guadagnato l’accesso alla finalissima.
Il primo tempo è stato di (quasi) totale appannaggio dei nerazzurri, bravi a occupare gli spazi a centrocampo e a ripartire in velocità. Merito di Barella, moto perpetuo a centrocampo, di Dimarco, velenoso sulla sinistra, e soprattutto di Dumfries, imprendibile sulla destra. E proprio questi ultimi due hanno confezionato il vantaggio della Beneamata. L’italiano ha rubato palla sulla trequarti avversaria e ha lanciato l’olandese il quale, solissimo, ha servito Martinez, che a porta vuota non ha sbagliato. Sotto nel punteggio, i catalani hanno cercato di sfondare per vie centrali; raramente sono però riusciti a entrare nei sedici metri e ancor meno sono stati pericolosi. A passare sono quindi stati ancora i padroni di casa che, già pericolosi con Mkhitaryan e Çalhanoğlu, al 45’ hanno trovato il raddoppio dal dischetto proprio con il turco. Fallo su Lautaro Martinez (decretato dal Var) e fuga.
I fuochi d’artificio sono continuati nel secondo tempo. A premere è stato (come logica) il Barça, che in 15’ ha rimesso il risultato in equilibrio. Prima ha segnato Eric Garcia (54’) poi, dopo un errore gigantesco ancora del 24enne difensore (Sommer bravissimo al termine di un contropiede), Dani Olmo (60’). Due cross dalla sinistra, due reti. Trovato il pari, i catalani hanno continuato a spingere e, grazie a Yamal, hanno “rischiato” di passare. Prima il fenomeno blaugrana è scappato a Mkhitaryan costringendolo a un fallo pochi centimetri dal limite dell’area. Poi, al 77’, ha impegnato seriamente Sommer con un “tiro a giro”. La generosità dei catalani è stata premiata all’88’ quando Raphinha ha prima impegnato Sommer e in seguito, sulla ribattuta, trovato l’angolo giusto per il 2-3. Tutto finito? Per nulla. Reinventatosi attaccante, al 93’ Acerbi ha infatti trovato il modo di trafiggere Szczesny su servizio di Dumfries, facendo esplodere il Meazza. Prima e dopo, Yamal ha fatto spaventare i supporter locali centrando un palo e impegnando Sommer all’ultimissimo secondo.
Nonostante la grande stanchezza, pure nei supplementari i ventidue in campo hanno saputo entusiasmare i tifosi. Quelli nerazzurri, prima di tutto, che hanno festeggiato al 99’, minuto del vantaggio griffato da Frattesi, bravissimo a gestire una palla pesantissima in area e a piazzarla all’angolino alla destra di Szczesny. Tornata in vantaggio, l’Inter ha cercato di chiudere tutti i varchi e di ripartire. Ha rischiato di subire al 107’, con Lewandowski che ha mandato alto, di testa, da ottima posizione, e ha rischiato di scappare al 109’ con Frattesi, che dal limite ha impegnato un grande Szczesny. Pure Sommer non è però stato da meno: chiedere a Yamal che, al 114’, si è inventato una conclusione deliziosa, che l’estremo difensore rossocrociato ha tolto dalla porta con un balzo felino. È stata l’ultima vera occasione per i catalani che, consumati i 120’ e anche il recupero, hanno alzato bandiera bianca.












