Igor Tudor si è espresso in merito alla parola "traghettatore" e al suo futuro sulla panchina della Juventus.
«Il passato dà lezioni, mentre il futuro soltanto ansia. Bisogna pensare a ogni singola partita e a ogni singolo allenamento per andare a mille».
TORINO - La Juventus scenderà in campo domani per affrontare il Parma in trasferta, in occasione del match valido per la 33esima giornata di Serie A.
A questo proposito il tecnico bianconero Igir Tudor - ancora imbattuto da quando si è seduto in panchina - va a caccia del quarti risultato utile consecutivo, dopo aver battuto Genoa (1-0) e Lecce (2-1) e aver pareggiato contro la Roma (1-1). Nonostante ciò il futuro dell'allenatore croato appare in bilico e nell'ambiente si parla già di Antonio Conte al suo posto, in vista della prossima stagione. «Traghettatore io? E' una brutta parola», sono state le parole di Tudor nell'ultima conferenza stampa. «È da tanti anni che quando la leggo mi dà sensazioni non belle: quando arrivi sei un coach e alleni, ma la vita di un tecnico può cambiare in pochissimo tempo. Un allenatore può avere anche un contratto lungo, ma se perdi cinque match ti mandano via per cui bisogna vivere alla giornata, senza programmazione, proprio come la vita. Il passato dà lezioni, mentre il futuro soltanto ansia, bisogna pensare a ogni singola partita e a ogni singolo allenamento per andare a mille. Le altre cose contano zero, il futuro si costruisce oggi».