Dirk Hordorff, membro del Consiglio dell’ITF, parla chiaro: «I tornei sull'erba hanno già preso le loro decisioni...»
Il tedesco si è espresso anche sul "contropiede" degli organizzatori del Roland Garros: «La Federazione francese è perfettamente consapevole della situazione. Non ha alcuna chance di vincere questa battaglia»
PARIGI - Wimbledon regolarmente in agenda e Roland Garros riprogrammato in settembre? Praticamente impensabile col dilagare del Covid-19. Dirk Hordorff, vice presidente della Federazione tedesca di tennis, ha parlato a "L'Equipe" tranciando di fatti le residue speranze degli appassionati.
«I tornei sull’erba hanno già deciso di cancellare tutti gli eventi, mercoledì si attende l’annuncio di Wimbledon - ha anticipato Hordorff, membro del Consiglio dell’ITF - Non si tratta di voci... verrà comunicato l’annullamento del torneo. È l’unica decisione possibile. Non ci sarà uno spostamento perché col passare dei mesi diventa troppo umido per poter giocare sull'erba a Wimbledon».
Per lo Slam sul rosso parigino, che gli organizzatori hanno pensato di riprogrammare tra il 20 settembre e il 4 ottobre, ci sarebbe un po' più di margine. Si farà in quelle date? Hordorff non usa giri di parole... «No. I dirigenti dell’ATP e della WTA sono stati chiarissimi: il modo di agire del Roland Garros è stato inaccettabile. Wimbledon e US Open si sono uniti all’ATP per fare un comunicato congiunto contro l’iniziativa dei francesi. Non c’è nulla contro il Roland Garros, che è un torneo molto importante. Se c’è una possibilità che si possa giocare, saremo tutti contenti. Ma il loro modo di agire, l’assenza delle qualificazioni, le date… Se tutti cominciano a ragionare in questo modo, il tennis è morto».
Il Roland Garros potrà vincere la "battaglia" con l'ATP? «La Federazione francese è perfettamente consapevole della situazione. Sa di essersi messa contro tutto il mondo del tennis, compresi i giocatori. Non ha nessuna chance di vincere questa battaglia».