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Edoardo Cappelletti, membro della segreteria del SISA
Il Sindacato Indipendente degli Studenti e Apprendisti (SISA) prende atto della polemica scoppiata al Centro Scolastico per le Industrie Artistiche (CSIA), nel quale un nucleo di studenti informa il Dipartimento dell'Educazione della Cultura e dello Sport (DECS) di gravi problemi vissuti nella loro scuola.
È stata inviata la scorsa settimana una lettera di protesta da un gruppo di studenti, che, vedendosi chiudere ogni possibilità di dialogo interna alla scuola, ha ritenuto necessario segnalare al DECS una serie di problematiche. Queste si estendono a tutta la scuola e sono accomunate da una generale mancanza di comunicazione fra direzione-docenti- allievi e di impegno da parte di alcuni insegnanti: siamo di fronte a casi di inadempimento alle ordinanze scolastiche regolanti le lezioni ed ai doveri della direzione nei confronti degli allievi.
Il regolamento prevede due ore alla settimana di prospettiva per tutti e tre gli anni di frequenza di una sezione. Ci sono però degli allievi che segnalano che questa è stata insegnata solo in seconda e sporadicamente in terza e in quarta, lasciando così agli studenti delle lacune insolubili.
Inoltre la direzione, all'inizio del periodo di esami, non ha inviato neppure una comunicazione cartacea scritta (né tantomeno via mail) indicante le modalità di svolgimento degli esami stessi, in quanto ritiene necessario il ''risparmio carta''. Questi solo due degli episodi accaduti al CSIA, che risultano tuttavia emblematici della poca serietà con la quale l'istituto viene gestito.
Il SISA non solo si schiera con gli studenti del CSIA, ma chiede pubblicamente che il DECS indaghi su questi reclami e prenda provvedimenti il più celermente possibile.
