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L'OSPITEI privilegiati di Mendrisio

10.05.18 - 14:54
Manuel Aostalli, Consigliere Comunale PPD a Mendrisio
I privilegiati di Mendrisio
Manuel Aostalli, Consigliere Comunale PPD a Mendrisio

Il recente ingresso nell’esecutivo del collega Danielli ha reso necessaria l’identificazione, all’interno del nostro partito, di un nuovo componente della Commissione della Gestione. È stato così che, dopo Pianificazione e Opere Pubbliche, ho avuto il privilegio di effettuare questo passo. Sì, in quanto la mia professione costituisce una base di conoscenze utili in questo ambito e poter apportare del valore aggiunto concreto mi dà un senso di contribuzione al bene comune. Nella prima seduta a cui ho partecipato, i presenti hanno ascoltato lo sviluppo e l’analisi di un messaggio municipale da parte del capo dicastero Marco Romano, coadiuvato dal direttore delle AIM. In più occasioni sono rimasto colpito non tanto dalla competenza e dall’accuratezza della pertinente analisi e susseguente spiegazione ai commissari, quanto piuttosto dal numero di volte in cui il capo dicastero si è ispirato e ha attinto a competenze e conoscenze provenienti dalla sua militanza in Consiglio Nazionale. Ora ad esempio mi è chiaro perché in materia di energia si stanno profilando in Svizzera strategie che di primo acchito non sono di evidente interpretazione. Ho realizzato che la quantità di informazioni importanti che transitano sui banchi di Berna è straordinaria, che quanto vediamo e sentiamo alle nostre latitudini non è che l’effetto a cascata di quanto viene discusso e deciso nella capitale. Scontato? Ovvio? Toccare con mano che quanto cerchiamo di far capire ai nostri concittadini corrisponde alla sacrosanta verità dà energia: corrobora. Dobbiamo veramente ritenerci dei privilegiati ad avere informazioni di qualità provenienti direttamente dalla fonte, da dove i grandi giochi del Paese vengono fatti e trasmessi poi a cantoni e comuni. Ammettiamolo, per una volta: i privilegiati siamo noi, cittadini di Mendrisio. Abbiamo bisogno di figure forti, riconosciute e stimate il più in alto possibile, là appunto dove le mosse sullo scacchiere della Nazione fanno la differenza e le partite si possono vincere e non solo giocare. Viviamo in un crocevia di interessi comunali, cantonali e internazionali; non possiamo seriamente pensare di giocare il resto della partita – perché sì, siamo solo agli inizi- preoccupandoci solo delle nostre esigenze, che tanto tenacemente custodiamo, ma occorrono visioni strategiche di gioco, conoscenze che vanno ormai al di là delle legittime aspettative. Come ho già avuto occasione di dire, non sciupiamo questa straordinaria opportunità, quella di avere un consigliere nazionale come sindaco.

 

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