Gli Eleonor e la nostalgia di quelli che suonavano e oggi... un po' meno

“Il sabato nei bar” è un inno alla magia del suonare e una frecciatina alla scena ticinese: «La musica è cambiata»
“Il sabato nei bar” è un inno alla magia del suonare e una frecciatina alla scena ticinese: «La musica è cambiata»
LOCARNO - Trovarsi con gli amici, chiacchierare e pensare ai “bei tempi andati” non è un'esclusiva degli anziani ma anche... dei meno anziani.
Ne sanno qualcosa gli Eleonor, trio cantautorale locarnese, che - malgrado la giovane età - al rimembrante blaterare hanno dedicato una canzone “Il sabato nei bar“: «Se l'abbiamo scritta è perché ormai abbiamo passato i 30», scherza con noi il cantante e chitarrista del gruppo Matteo Pisoni che parlando dell'umorismo dolceamaro di cui è intriso il brano conferma: «ci siamo parecchio divertiti a scriverla, non lo nascondo, e c'è molto di noi in questo brano».
Amici musicisti amatoriali, davanti a una birretta (o un gazzosino) non possono che parlare di musica, di chi suonava e chi non suona più, soprattutto di chi non suona più: «È così, crescere significa anche prendere atto del fatto che le cose evolvono, cambiano. Per noi la musica è da sempre una costante, e ne siamo fieri, per molti altri però - giocoforza - non è più così».
Fra scherzi, strizzatine d'occhio a colleghi della scena ticinese (un po' disgregatasi durante la pandemia) quella che salta fuori è l'amore e la nostalgia, per la musica suonata: «C'è, è innegabile, ma è un sentimento complesso e duplice.
Da una parte è vero che ci manca suonare dal vivo e che da marzo 2020 non siamo ancora tornati al mondo che conoscevamo, dall'altra però c'è di più», continua Matteo, «da quando abbiamo iniziato la musica è cambiata tantissimo, c'entra la tecnologia con cui viene realizzata e anche il modo in cui viene fruita, rapidamente e forse in maniera più superficiale. Mi sembra che la musica, quella suonata davvero, abbia perso un po' la presa sulle nuove generazioni. Ci mancherebbe, evolve, è giusto così ma la magia di un live così come l'avventura di mettere in piedi una band per noi restano delle emozioni insostituibili».





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