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ANTEPRIMA ESCLUSIVAGià provata la futura Range Rover Sport

06.05.13 - 07:00
Le nostre prime impressioni raccolte a bordo di un esemplare pre-serie.
Range Rover
Già provata la futura Range Rover Sport
Le nostre prime impressioni raccolte a bordo di un esemplare pre-serie.

SPORTIVA SENZA SACRIFICI - Un piccolo assaggio, giusto qualche decina di chilometri o poco più lungo il circuito di collaudo Jaguar-Land Rover a Coventry, per capire come sarà la nuova Range Rover Sport. A bordo di una TDV6 da 292 cavalli ci siamo addentrati dapprima nel percorso stradale, appositamente studiato e danneggiato per la messa a punto delle sospensioni. La prima impressione, paragonandola alla tradizionale Range Rover con la quale siamo arrivati fin qua, é quello di un assetto sensibilmente più rigido ma non al punto tale da renderla scomoda, talmente elevato è il comfort offerto dalle comode poltrone e dalla posizione di guida, anch’essa dall’impostazione più sportiva rispetto alla “Range” classica. Un secondo passaggio inserendo la modalità “Dynamic” mette in evidenza quanto lo sterzo riesca a diventare diretto, con grande probabilità uno dei riferimenti nel segmento dei SUV anche confrontandolo ad una Porsche Cayenne.

IL SUO PREGIO? LA COMUNICATIVITÀ - La Cayenne è per l’appunto la concorrente con la quale si tende più spesso a paragonarla, anche se nell’uso quotidiano l’inglese offre un ambiente molto più ovattato, caldo e accogliente. Finito il percorso stradale è il momento di metterla alla frusta lungo una sorta di anello composto da lunghi rettilinei e curve a raggio costante, ideale per verificare come si comporta aumentando la velocità e quindi avvicinandosi sempre più al limite. La Range Rover Sport inizia a coricarsi, ma meno di quanto si potrebbe sospettare. Premendo sull’acceleratore e aumentando la forza G laterale si aggrappa sempre di più alle Michelin Latitude Sport da 21 pollici esterne, appoggiandovisi con sicurezza. Il sottosterzo però non si fa mai vivo, e quando raggiunge il limite d’aderenza inizia piuttosto ad allargare omogeneamente la traiettoria con tutte e quattro le ruote, sfoggiando peraltro una gran comunicatività da parte dell’intero telaio in alluminio. Anche con bruschi interventi di sterzo resta composta, prevedibile e assolutamente controllabile. Forse non sarà il riferimento in termini di precisione di sterzo, ma è sicuramente una campionessa di comunicatività, in quanto si riesce a percepire tutto quello che avviene sotto le ruote e quanta aderenza sia ancora disponibile; un pregio oggigiorno raro da trovare anche su un’auto sportiva, figuriamoci su un SUV.

IN ATTESA DEL GUIDIZIO DEFINITIVO - Finite le curve si presenta poi l’ultimo rettilineo: acceleratore a tavoletta sfiorando i 240 km/h, che affronta in assoluta souplesse e fiducia in se stessa. Poi una potente frenata, che mette in evidenza il potente impianto frenante (ma anche un beccheggio un po’ più ampio del previsto), peraltro ben modulabile. E qui finisce anche il nostro primo contatto, dal giudizio per ora molto positivo, che attendiamo di confermare con una prova su strada non appena l’auto si accingerà ad entrare in commercio. Quali sono le sue peculiarità tecniche ve lo spiegheremo invece domani.

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