Il calciatore denunciato per violenza sessuale gioca nell'Udinese

Con lui sotto inchiesta anche due amici. La presunta vittima: «Ero ubriaca ma ho detto no in modo chiaro»
UDINE - Un calciatore professionista, tesserato per l'Udinese, come ha rivelato stasera la Tgr Fvg, è stato denunciato da una ragazza per violenza sessuale. L'episodio si sarebbe consumato domenica sera, nell'appartamento dove l'atleta vive. Assieme a lui c'erano altri due amici che in serata, dopo l'identificazione - avvenuta anche grazie alla collaborazione del calciatore - sono stati, a loro volta, denunciati in stato di libertà per la medesima ipotesi di reato.
La ricostruzione fatta dalla vittima è piuttosto circostanziata. Il gruppetto ha trascorso la serata in un locale che si trova alla prima periferia del capoluogo friulano. Al termine, la ragazza ha accettato l'invito del calciatore e degli amici a seguirli nell' abitazione dell'atleta. Questi, secondo quanto si apprende, sarebbe un professionista di nazionalità francese. «Io ero ubriaca - ha premesso la giovane nella denuncia che ha sottoscritto davanti ai carabinieri - ma ho comunque manifestato il mio dissenso rispetto a ciò che stava accadendo». Una volta uscita dall'abitazione, la donna si è immediatamente recata al Pronto soccorso dell'ospedale di Udine, dov'è stata visitata. E, ovviamente, i sanitari hanno segnalato l'episodio alle forze dell'ordine.
La Procura di Udine, interpellata sul caso, si è limitata a confermare l'apertura di un fascicolo di indagine specifico. Secondo quanto si apprende, il riserbo sarebbe dettato dalla delicatezza del caso che spinge alla prudenza inquirenti e investigatori che dovranno accertare la veridicità di quanto contenuto nella circostanziata denuncia e ricostruire con esattezza la dinamica della vicenda vagliando tutte le posizioni.
Nelle prossime ore saranno probabilmente acquisite anche le testimonianze delle tre persone denunciate, alla presenza dei rispettivi legali. A quanto si è appreso, quando i tre hanno saputo delle accuse a loro carico hanno negato qualsiasi addebito. Il calciatore, in particolare, nella giornata di lunedì, prima che si diffondesse la notizia della denuncia, sarebbe apparso sereno e avrebbe normalmente partecipato a tutte le attività del club, anche quelle di rappresentanza.
Gli investigatori sono abbottonati soprattutto per tutelare la vittima: «Non forniremo dettagli - ha ricordato uno di loro - non si tratta, tuttavia, di non divulgare l'identità di un indagato per favorirlo perché famoso, semplicemente non lo facciamo mai in casi come questi, a meno che non venga emesso un provvedimento restrittivo o una misura cautelare. Il fatto che sia coinvolto un calciatore professionista non muta il protocollo che adottiamo sistematicamente».
La società friulana non ha assunto posizioni ufficiali rispetto a quanto accaduto: «Noi non confermiamo nulla perché non sappiamo nulla», hanno fatto sapere dal club, che del resto non è stato minimamente coinvolto nell'inchiesta, essendo l'episodio avvenuto in contesti che non hanno alcun collegamento con quello sportivo.