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REGNO UNITO

Uccise la figlia «lottando per gioco», condannato

Il 50enne è stato condannato all'ergastolo, con possibilità di libertà condizionata dopo 15 anni di carcere
Depositphotos (EllieStark)
Fonte ats
Uccise la figlia «lottando per gioco», condannato
Il 50enne è stato condannato all'ergastolo, con possibilità di libertà condizionata dopo 15 anni di carcere
LONDRA - È stato condannato all'ergastolo, seppure con una sentenza adottata a maggioranza dalla giuria popolare e con una clausola del giudice togato che prevede la possibile libertà condizionata dopo 15 anni di detenzione effettiva, l'uomo accusa...

LONDRA - È stato condannato all'ergastolo, seppure con una sentenza adottata a maggioranza dalla giuria popolare e con una clausola del giudice togato che prevede la possibile libertà condizionata dopo 15 anni di detenzione effettiva, l'uomo accusato di aver ucciso nel Regno Unito la figlia adolescente nel quadro di una vicenda quasi inspiegabile che aveva scioccato il Paese. Non senza accendere polemiche e dubbi sulla dinamica dei fatti.

L'uomo, 50 anni, era stato arrestato in seguito alla morte nel luglio scorso della figlia 14enne, avvenuta nella sua casa a Darlington, nel nord-est dell'Inghilterra, per le conseguenze di una profonda ferita toracica con lesioni fatali al cuore. Ferita prodotta da un coltello da cucina e frutto secondo il racconto del padre stesso di un tragico incidente, al culmine di «una lotta per gioco» fra padre e figlia durante una serata familiare incominciata allegramente.

La giuria si è spaccata sul verdetto di colpevolezza emesso oggi nel palazzo di giustizia della Teesside Crown Court; ma a maggioranza non ha creduto all'inopinata professione d'innocenza dell'imputato, per quanto sostenuta dalle testimonianze sia della compagna dell'uomo sia della madre della ragazza, entrambe presenti alla scena. Mentre si è affidata ai risultati di una perizia medico-legale presentata dall'accusa secondo cui una coltellata di quel tipo appare compatibile solo con un gesto intenzionale: vibrato «con forza», verosimilmente dopo che il padre aveva «perso il controllo».

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