Cerca e trova immobili
ITALIA

Erano partiti giovedì. Poche ore dopo la barca è stata travolta

I quattro superstiti sono giunti a Lampedusa. A bordo dell'imbarcazione c'erano 45 persone
AFP (foto d'archivio)
Fonte ats
Erano partiti giovedì. Poche ore dopo la barca è stata travolta
I quattro superstiti sono giunti a Lampedusa. A bordo dell'imbarcazione c'erano 45 persone
LAMPEDUSA E LINOSA - I quattro migranti arrivati a Lampedusa questa mattina che raccontano di essere sopravvissuti a un naufragio sono all'hotspot di Contrada Imbriacola gestito dalla Croce Rossa Italiana. Da quanto dichiarano, sono tre minori, due r...

LAMPEDUSA E LINOSA - I quattro migranti arrivati a Lampedusa questa mattina che raccontano di essere sopravvissuti a un naufragio sono all'hotspot di Contrada Imbriacola gestito dalla Croce Rossa Italiana. Da quanto dichiarano, sono tre minori, due ragazzi e una ragazza, e un uomo adulto provenienti da Guinea e Costa d'Avorio.

«I migranti - scrive la Croce Rossa Italiana in una nota - raccontano che sull'imbarcazione che avrebbe fatto naufragio c'erano 45 persone partite giovedì sera da Sfax, a quanto pare persone non in relazione familiare con i sopravvissuti. Un'onda avrebbe travolto la barca poche ore dopo la partenza. I quattro superstiti al naufragio si sarebbero salvati con delle camere d'aria e poi raggiungendo un'altra imbarcazione in mare».

«Al momento le condizioni generali di salute sono buone e vengono assistiti e supportati dagli operatori della Croce Rossa. Verranno poi trasferiti dall'hotspot in altri centri a breve», conclude la Croce Rossa Italiana.

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE