
LYTTON - Il Canada occidentale è nella morsa di un'ondata di caldo estrema. Per il terzo giorno consecutivo, la cittadina di Lytton ha fatto segnare un nuovo record, con le colonnine che sono schizzate fino a sfiorare quasi la soglia dei cinquanta gradi.
Termometro alla mano, le temperature hanno toccato ieri pomeriggio il picco di 49.6° centigradi. Per contestualizzare al meglio l'intensità di questa ondata è sufficiente pensare che il precedente primato canadese, prima di questi ultimi tre giorni, era rimasto imbattuto per quasi 84 lunghi anni: era il 5 luglio del 1937 e in quell'occasione i termometri si fermarono a "soli" 45° centigradi.
«C'è qualcosa di diverso» in questa ondata, ha commentato alla CBC il professor Joseph Shea, esperto di geomatica ambientale dell'Università della Columbia Britannica settentrionale. «Ho cercato nel fine settimana la parola giusta e credo sia una parola minacciosa. Sembra proprio essere un caldo pericoloso».
E con il crescere delle temperature è purtroppo aumentato anche il numero di decessi legati al caldo estremo di questi giorni. Stando agli ultimi bollettini, gli agenti di polizia nella regione di Vancouver sono stati chiamati a intervenire in oltre 130 casi di morti improvvise da venerdì scorso a ieri. In molti casi si è trattato di persone anziani o malate, quindi particolarmente vulnerabili in queste situazioni (che però, va ricordato, pongono rischi sanitari importanti per tutti).
Ne uno né l'altro, il problema dell'umanità è sempre stato l'ignoranza scientifica e la credulità delle masse che seguono come il vangelo "l'informazione" censurata, manipolata e dogmatica. Come diceva Einstein, forse l’universo non è infinito ma lo è sicuramente la stupidità umana. Intanto viviamo in mezzo ai rifiuti e mangiamo pesticidi, il problema principale è se o quando i veneziani si bagneranno i piedi…