L'arsenale del forsennato e gli sviluppi dell'inchiesta

I tre gendarmi uccisi dall'uomo, che poi si è tolto la vita, avevano 21, 37 e 45 anni
CLERMONT-FERRAND - Aveva a disposizione un piccolo arsenale, il 48enne che la scorsa notte ha ucciso tre gendarmi e ne ha ferito un quarto a Saint-Just, nel dipartimento francese del Puy-de-Dôme.
Una fonte vicina all'inchiesta ha spiegato a Bfmtv che sono state ritrovate un'arma da guerra e due pistole automatiche che l'uomo utilizzava per il tiro sportivo. Il dramma ha avuto inizio intorno alle 21.30 in una frazione isolata del piccolo comune, soli 157 abitanti: la Gendarmeria era stata allertata per una segnalazione di violenze domestiche e la pattuglia, giunta sul posto, è stata presa di mira. Dopo aver ucciso il primo agente e ferito il secondo, il forsennato ha dato fuoco alla sua casa. All'arrivo di una seconda auto il 48enne ha ripreso l'arma e ha ucciso altri due gendarmi, prima di fuggire.
Il corpo senza vita del 48enne è stato ritrovato questa mattina, dopo ore di ricerche. Sulle sue tracce erano stati dispiegati elicotteri, cani e oltre 300 uomini. La moglie dell'uomo è stata messa in salvo ed è illesa. I pompieri hanno lavorato tutta la mattina per domare le fiamme, che non hanno minacciato gli edifici vicini. La donna verrà ascoltata dagli inquirenti nelle prossime ore.
I gendarmi uccisi avevano 21, 37 e 45 anni, facevano parte della brigata di Ambert anche se in unità differenti. Il collega ferito è stato portato in ospedale dai pompieri. Le massime istituzioni dello Stato hanno manifestato la loro vicinanza alle famiglie delle vittime.




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