Cerca e trova immobili

STATI UNITIFamiglia Trump: «Non rivelate i nostri conti»

30.04.19 - 12:02
È stata presentata un'azione inibitoria contro la Deutsche Bank e la società finanziaria statunitense Capital One
Keystone
Famiglia Trump: «Non rivelate i nostri conti»
È stata presentata un'azione inibitoria contro la Deutsche Bank e la società finanziaria statunitense Capital One

BERLINO - Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, con i figli Donald junior, Eric e Ivanka, ha presentato a un tribunale di New York un'azione inibitoria contro la banca tedesca Deutsche Bank e la società finanziaria statunitense Capital One. Lo riferisce il quotidiano tedesco 'Handelsblatt'.

La causa, cui ha aderito anche la Trump Organization, la società immobiliare già fondata e gestita da Trump prima di essere eletto alla Casa Bianca, mira ad impedire a Deutsche Bank e a Capital One di trasmettere al Congresso Usa informazioni sui conti correnti e sugli asset del presidente.

Il ricorso è stato presentato dai Trump per impedire alle banche di rispondere al Congresso, le cui commissioni Intelligence e Servizi finanziari hanno ordinato agli istituti di credito di consegnare la documentazione relativa alla posizione finanziaria del presidente. Una richiesta che, si legge nel ricorso, «non ha fondamento», visto che è stata avanzata «per molestare il presidente Donald J. Trump, per rovistare in ogni aspetto delle sue finanze personali, nelle sue imprese e nelle informazioni private del presidente e della sua famiglia e per dare la caccia a tutti i materiali che potrebbero causargli un danno politico. Non esistono basi per stabilire un motivo che non sia politico».

Deutsche Bank è in possesso di molta documentazione su Trump: dalla fine degli anni Novanta, quando era in cattiva luce a Wall Street per una serie di fallimenti a suo carico, la principale banca tedesca è stata l'unico grande istituto di credito a continuare a prestare denaro, parecchi milioni di dollari, all'attuale presidente, al figlio ed al genero.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE