Cerca e trova immobili
FRANCIA

«Abbiamo trovato il corpo di Maelys»

La conferma delle autorità arriva in conferenza stampa. Lelandais continua a sostenere di averla uccisa involontariamente: «Ha chiesto scusa a tutti»
«Abbiamo trovato il corpo di Maelys»
La conferma delle autorità arriva in conferenza stampa. Lelandais continua a sostenere di averla uccisa involontariamente: «Ha chiesto scusa a tutti»
GRENOBLE - «Le prime parole saranno questa sera per i genitori di Maelys, che oggi sanno che loro figlia è morta, ed è stata uccisa, e abbiamo trovato i suoi resti», così ha esordito in conferenza stampa Jean-Yve...

GRENOBLE - «Le prime parole saranno questa sera per i genitori di Maelys, che oggi sanno che loro figlia è morta, ed è stata uccisa, e abbiamo trovato i suoi resti», così ha esordito in conferenza stampa Jean-Yves Coquillat procuratore della Repubblica di Grenoble.

«Quello che posso dirvi questa sera è che le indagini hanno subito una svolta quando la scientifica ha "disossato" - questo è il termine tecnico - l'automobile di Nordahl Lelandais e gli agenti hanno trovato una macchia di sangue. Le analisi hanno determinato che quel sangue apparteneva alla bambina», continua Coquillat.

In seguito alle prove, mostrate ieri al sospetto e al suo legale, Lelandais ha deciso spontaneamente di «voler portare la polizia là dove si trovava il corpo della piccola».

«Ha ucciso Maelys involontariamente - queste sono le sue parole - e si è poi sbarazzato del corpo. Prima lo ha lasciato vicino a casa sua, è tornato al matrimonio, poi nella notte lo ha ripreso e lo ha occultato in un luogo isolato in bosco sul massiccio della Chartreuse. Lelandais ha anche posto le sue scuse in primo luogo a Maelys e ai suoi famigliari», ha continuato il procuratore.

L'assassino reo confesso, verrà sentito ancora dai giudici e garantisce «che farà chiarezza più avanti sulle dinamiche del delitto».

«I lavori di recupero della salma sono stati ostacolati dalla neve, è stato necessario sgomberare le vie d'accesso e accomodare alcuni sentieri per permettere agli agenti e ai cani di giungere là dove Lelandais aveva indicato», ha spiegato il procuratore.

Pungolato dai giornalisti sui possibili legami dell'assassino di Maelys con altre indagini in corso - come quelle legate al caso del giovane caporale Arthur Noyer - Coquillat ha tagliato corto: «Non siamo qui per parlare di questo, oggi».

🔐 Sblocca il nostro archivio esclusivo!
Sottoscrivi un abbonamento Archivio per leggere questo articolo, oppure scegli MyTioAbo per accedere all'archivio e navigare su sito e app senza pubblicità.
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.

Sappiamo quanto sia importante condividere le vostre opinioni. Tuttavia, per questo articolo abbiamo scelto di mantenere chiusa la sezione commenti.

Su alcuni temi riceviamo purtroppo con frequenza messaggi contenenti insulti e incitamento all'odio e, nonostante i nostri sforzi, non riusciamo a garantire un dialogo costruttivo. Per le stesse ragioni, disattiviamo i commenti anche negli articoli dedicati a decessi, crimini, processi e incidenti.

Il confronto con i nostri lettori rimane per noi fondamentale: è una parte centrale della nostra piattaforma. Per questo ci impegniamo a mantenere aperta la discussione ogni volta che è possibile.

Dipende anche da voi: con interventi rispettosi, costruttivi e cortesi, potete contribuire a mantenere un dialogo aperto, civile e utile per tutti. Non vediamo l'ora di ritrovarvi nella prossima sezione commenti!
NOTIZIE PIÙ LETTE