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Sullo sfondo della guerra commerciale c'è il duro scontro tra Peter Navarro ed Elon Musk. La Casa Bianca minimizza: «Sono ragazzi»
WASHINGTON - Il processo decisionale che ha portato all'applicazione dei dazi da parte del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha lasciato delle scorie tra i suoi stretti collaboratori. Ne è una prova lo scontro a distanza che ha coinvolto due dei personaggi di punta dell'amministrazione.
L'affondo di Navarro - Lunedì il consigliere economico Peter Navarro ha attaccato Elon Musk nel corso di un'intervista con CNBC. «Tutti noi alla Casa Bianca capiamo, e il popolo americano capisce, che Elon è un produttore di automobili, ma in realtà non lo è. È un assemblatore di automobili, in molti casi». Tesla, infatti, fa ricorso a batterie e altri componenti provenienti da Cina, Giappone e Taiwan. L'amministrazione Trump vuole che il prodotto sia, invece, 100% a stelle e strisce.
L'acquisto di pezzi di ricambio dall'estero, aggiunge Navarro, è «dannoso per la nostra economia» oltre che «dannoso per la nostra sicurezza nazionale». Il punto è spostare l'intera produzione negli Stati Uniti, conclude, e «tutto va bene con Elon».
La replica di Musk - Non va tutto bene, secondo il patron di Tesla, che ha usato il suo social media X per dire che Navarro è «davvero un idiota». In un paio di post al vetriolo Musk afferma che «quello che dice» Navarro a proposito della componentistica straniera «è palesemente falso» e che Tesla «ha il maggior numero di auto prodotte in America. Navarro è più stupido di un sacco di mattoni», salvo poi aggiungere sarcasticamente che il paragone «è così ingiusto nei confronti dei mattoni», sostituendo in seguito il cognome di Navarro con un nomignolo offensivo.
By any definition whatsoever, Tesla is the most vertically integrated auto manufacturer in America with the highest percentage of US content.
— Elon Musk (@elonmusk) April 8, 2025
Navarro should ask the fake expert he invented, Ron Vara.
Navarro non ha replicato direttamente agli insulti di Musk, ma si è limitato a dichiarare a Fox News che «è stato interessante sentire Elon Musk all'inizio parlare di una zona a tariffa zero con l'Europa. Non l'ha capito. Secondo me è importante che Elon capisca che vende auto».
La Casa Bianca? Minimizza - Lo scontro a distanza tra due persone così vicine a Donald Trump è diventato oggetto di discussione tra i cronisti della Casa Bianca. Interrogata in proposito, la portavoce Karoline Leavitt ha gettato acqua sul fuoco. «Si tratta ovviamente di due individui che hanno opinioni molto diverse sul commercio e sulle tariffe. Sono ragazzi ("Boys will be boys" in inglese) e lasceremo che i loro battibecchi pubblici continuino».
