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ITALIALeva militare obbligatoria: Matteo Salvini travolto da un coro di «no»

21.05.24 - 20:25
A frenarlo il vice-premier Tajani: «Noi abbiamo già delle forze armate professionali, non è che uno è soldato solo perché ha una divisa».
Foto Keystone
Fonte ats
Leva militare obbligatoria: Matteo Salvini travolto da un coro di «no»
A frenarlo il vice-premier Tajani: «Noi abbiamo già delle forze armate professionali, non è che uno è soldato solo perché ha una divisa».

ROMA - "Torni la leva militare obbligatoria per i giovani italiani". Dopo gli annunci e gli spot, arriva la proposta di legge annunciata dal leader della Lega Matteo Salvini. L'obiettivo è «reintrodurre sei mesi di servizio civile o militare per i ragazzi tra i 18 e 26 anni, su base regionale e da svolgere esclusivamente in Italia», ha scritto sui social il vicepremier italiano, ribadendo quello che è stato un po' il mantra delle scorse settimane.

«Ne sono convinto - sostiene il ministro delle Infrastrutture - è una forma di educazione civica al servizio della comunità, di disciplina, di attenzione al prossimo e rispetto per se stessi e per gli altri che potrà avere effetti molto positivi».

Una proposta, quella del vicepremier italiano, che però ha trovato il muro delle opposizioni ma anche i dubbi degli alleati di governo. Il ministro della Difesa Guido Crosetto non torna sulla vicenda, ma la linea sembra rimasta quella dettata all'adunata degli alpini: «Le forze armate non possono essere pensate come un luogo per educare i giovani, cosa che deve essere fatta dalla famiglia e dalla scuola. Il servizio civile universale non è una cosa che riguarda le forze armate», era stato il commento.

Le perplessità del ministro di Fratelli d'Italia non sono un unicum. Così ecco che la posizione contraria viene espressa chiaramente dal segretario di Forza Italia e vicepremier italiano Antonio Tajani: «Non credo che si possa reintrodurre la leva obbligatoria. Costerebbe troppo. Noi abbiamo già delle forze armate professionali», ha commentato il ministro degli Esteri, sottolineando: «Non è che uno è soldato solo perché ha una divisa. Un conto è avere una riserva in caso di emergenza, o il servizio civile, un conto è la leva obbligatoria».

Arrivato il veto anche dal leader di Noi Moderati (Nm) Maurizio Lupi, che ricorda che in merito a questo tema è previsto un question time indirizzato proprio a Crosetto: «Siamo contrari alla reintroduzione del servizio di leva militare obbligatoria perché pensiamo che i giovani debbano impegnarsi nello studio e nel lavoro e che non serva dargli una preparazione militare», le parole di Lupi. «Domani in Aula presenteremo la nostra interrogazione a Crosetto - che in passato già si è espresso sull'argomento con posizioni assolutamente condivisibili -, chiedendogli quale sia l'orientamento del governo sulla leva militare». Per il leader di Nm sarebbe oggi opportuno «non alimentare dibattiti anacronistici».

Se parliamo di leva obbligatoria, appare compatta la bocciatura delle opposizioni: «Noi siamo per vedere nelle mani dei giovani il futuro, non il fucile», il commento della segretaria Partito democratico Elly Schlein. «I ragazzi non hanno bisogno di una politica che mette l'elmetto e corre dritta verso il riarmo e la guerra, distruggendo il futuro», ha tirato dritto il leader Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte.

Posizione chiara anche da Italia Viva: «Salvini in piena sindrome Vannacci insiste con il ritorno della leva obbligatoria», ha ironizzato il capogruppo alla Camera Davide Faraone. Per il renziano quello della Lega sarebbe solo «un altro tentativo di fare notizia su una proposta di legge che finirà in un cassetto».

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