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SOCIETÀOggi maschio, domani femmina. È la generazione gender fluid.

23.08.22 - 06:30
Non riguarda più solo il sesso, bensì il modo di vivere la propria identità di genere. Ecco chi ha fatto coming out.
AFP
L'attore Michael Urie al Met Gala Celebrating Camp.
L'attore Michael Urie al Met Gala Celebrating Camp.
Oggi maschio, domani femmina. È la generazione gender fluid.
Non riguarda più solo il sesso, bensì il modo di vivere la propria identità di genere. Ecco chi ha fatto coming out.

LONDRA - Né lui, né lei. Ma “loro”. Il cambiamento è in atto. La società lo richiede, anzi lo pretende. A gran voce. Una rivendicazione sociale che va più veloce di qualsiasi battaglia per il riconoscimento dei diritti. Da una parte le ultime manifestazioni Pride in tutto il mondo. Dall’altra la rivendicazione di una sessualità non più confinata in etichette predefinite che vanno non solo al di là della distinzione uomo, donna, ma anche quelle di bisessuale, omosessuale o transessuale. Che non sembrano più essere sufficienti ad abbracciare un modo di vivere e di intendere la sessualità che si è fatto via via più complesso e sicuramente meno inquadrabile.

Non è solo questione di sesso - In due parole: gender fluid. Persone che sfuggono al codice binario uomo/donna e si identificano di volta in volta in un sesso o nell'altro. Il gender fluid più che avere a oggetto i gusti sessuali, riguarda il modo di sentirsi e di vivere la propria identità di genere e quindi di sfuggire all'essere identificati in un determinato sesso. Mentre una persona transessuale non sta bene nel proprio corpo e non si identifica in esso e quindi vuole cambiare identità sessuale, il gender fluid sta bene nel proprio corpo, ma si sente in base alle circostanze, agli eventi, al tempo e luogo, maschio o femmina. Una persona gender fluid può avere più di un genere (bigender), nessun genere (agender) o un singolo genere, passando da un genere all’altro in modo fluido, e allo stesso tempo può essere etero, gay, lesbica o avere un altro orientamento sessuale.

Quelli che...sono fluid - Ed ecco che anche l’outing si è adeguato. Nel mondo dello spettacolo sono tantissimi i personaggi gender fluid famosi che hanno deciso fare coming out e raccontare se stessi al mondo. Tra i tanti artisti ricordiamo Ezra Furman, Ruby Rose, Jaden Smith, ma anche Miley Cyrus, Asia Kate Dillon, Cara Delevigne e Demi Lovato, cantante pop, ex volto di Disney Channel, che in un'intervista ha dichiarato che in riferimento alla sua persona preferisce usare il pronome "loro" proprio a sottolineare tale sua pluralità di genere. Tra le ultime star troviamo Victoria De Angelis, piccola grande donna dei Maneskin, contro le etichette e gender fluid da sempre, da quando a 6 anni portava i capelli cortissimi e rifiutava le cose da bambina. Recentemente Jennifer Lopez sul palco del Los Angeles Blue Diamond Gala ha presentato sua figlia Emme Maribel Muniz, 14 anni, usando i pronomi neutri «them/they», né maschio né femmina. Insomma, come ha dichiarato l’attrice franco-americana Lily-Rose Depp: «Se ti piace una cosa un giorno bene. E se il giorno dopo ti piace qualcos’altro, va benissimo. Non devi etichettarti, perché le preferenze non sono scolpite nella pietra, sono fluide».

Anche la lingua è fluid - Con la caduta delle etichette, diventa tutto fluido. Anche la lingua. Nasce l’esigenza di sfuggire all’identificazione di genere tipica del linguaggio finora conosciuto e appreso. Come è noto le lingue sono vive proprio perché cambiano e si evolvono. E la sensibilità è cambiata. Quello che prima era neutro, oggi è considerato razzista o sessista. È quello che succede su questo fronte con il ricorso al pronome generico e privo di sesso “loro” che viene utilizzato in questi casi. Quindi They/Them, un generico pronome plurale per definire persone che in un dato momento della propria esistenza non vuole identificarsi in un genere. È solo una questione di abitudine come durante tutti i cambiamenti sociali che si ripercuotono nella vita quotidiana. Perché alla fine la sessualità, e con essa la lingua, la moda e quant’altro, sono diventate fluide o forse lo sono sempre state.

Primato "fluid" al Canada. Svizzera 14esima
Svizzera fuori dalla top ten anche se messa molto meglio dell’Italia. Nessuno come Canada, Portogallo e Spagna. Questa la fotografia offerta da Spartacus, l’indice che dal 2012 classifica i paesi più aperti verso le persone della comunità LGBT+.
Secondo le 17 categorie prese in esame, che vanno dai diritti, ai matrimoni gay financo all’eventuale rischio di pena di morte per gli omosessuali, il Canada è il paese più "gay friendly" al mondo con ben 25 eventi pride all’anno e leggi contro gli omosessuali abolite già negli anni ’70. Podio per la penisola iberica: il Portogallo che ha legalizzato l'omosessualità nel 1982 e ha introdotto, tra il 2003 e il 2013, numerose leggi contro la discriminazione; la Spagna che ha legalizzato l'omosessualità nel 1979 e ha approvato una serie completa di leggi contro la discriminazione nel 1995. Svizzera 14sima messa meglio di Francia, Stati Uniti e Italia solo 51sima. Fanalino di coda i paesi arabi, la Somalia e ultima la Cecenia.

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COMMENTI
 

Sarà 1 anno fa su tio
Comprendo il dramma di persone che non si riconoscono nel proprio corpo e per fortuna oggi è possibile porvi rimedio e sono sempre più accettati nella società. Tuttavia non sono d'accordo di crescere dei figli come ibridi di sesso indefinito. Esistono bambini e bambine, ragazzi e ragazze, donne e uomini, quindi delle lei e dei lui. Questa è la normalità. Esiste poi una minoranza che non si riconosce nel proprio sesso, ma non si può rivoltare il mondo per questa minoranza.

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a Sarà
Bravo, ti sei spiegato proprio bene, accettare questi casi sociali può essere un nostro dovere ma sempre considerando che sono persone problematiche non perfettamente normali.

F/A-19 1 anno fa su tio
Pori numm...., il concetto di famiglia va a farsi benedire, le regole, le buone maniere, padre, madre, figli, religione, tradizioni, va tutto a farsi benedire. Questo sta diventando il mondo di chi non sa cosa vuole essere, di chi non sa cosa vuole fare, sono convinto che ci spingono ad annullarci un po’ come succedeva nel medioevo con la religione. Generazioni di non pensanti, smidollati e manipolati, quando saranno cotti a puntino sarà facile divorarli. Il covid ha già mostrato quanto pecore siamo, al tempo del nazismo poi non ho mai capito come milioni di ebrei si sono fatti prendere senza opporre resistenza. Rispetto invece gli Ucraini che si stanno difendendo dall’invasore, dubito che una generazione di cosiddetti fluidi si possa difendere da un’invasore e qualcuno ci vuole proprio così.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a F/A-19
Non vedo come possano delle persone che si fanno i cavoli loro smontare il concetto di famiglia, se te ne vuoi una tradizionale te la fai, se vuoi cambiare come una manica a vento, liberissimo di farlo. Non vedo perché debba essere un concetto di discussione pubblica. Il cambiamento è di per sé positivo perché implica movimento, ergo dinamicità. Sono cambiate mode, stili, usi, costumi e via dicendo, personalmente non mi dispiace poter andare a Bellinzona in un'ora di macchina al posto di fare il duro mezza giornata su un cavallo. Poi teh, se ti piace rimanere fermo puoi benissimo applicare questa tua idea alla tua vita senza dover per forza cercare di fermare un fiume che scorre (cosa che a me sembra uno spreco di energie)¶ Per quanto riguarda gli ebrei mi risulta che le SS non giravano armati di fiorellini, suppongo fosse un ottimo incentivo per farsi seguire, sopra tutto da donne, bambini e anziani. Per non parlare del fatto che parte sostanziale della società seguiva la propaganda, e che era un periodo ben più razzista rispetto a oggi (la Polonia per esempio sul tema ha fatto scuola).¶ Mi pare che sei affetto da un pessimismo maggiore al mio, cosa che sinceramente non pensavo potesse esser possibile ;-))

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Te sei già rovinato, oramai fai parte del mondo che va contro ad un muro e non se ne accorge, comunque prego, vada pure avanti. Per quel che riguarda gli ebrei per fortuna che ora hanno una patria dimodo che ora la lezione l’hanno imparata. Anche se di nazioni o popoli malati pronti ad annientarli pare che ce ne siano ancora, riceveranno pane per i loro denti.

Geremia 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Non vogliamo parlare di malattia perché oggi non esiste più. Qualsiasi cosa è solo libertà di scelta di gente che si dice libera. Io dico che però la società è malata. Vuoto di senso da riempire solo col piacere, col divertimento volto a non sentire il vuoto rimasto. Chiunque oggi osa dire che qualcosa non va è messo al muro come retrogrado, chiuso. Quel che conta è non dire no a niente. Io trovo che sia pericoloso, ma è certamente inarrestabile perché nessuno ci vuol la faccia. Ma dopo cosa ci aspetta, questi modi ti riempire il vuoto sono illusioni che durano poco e vengono poi sostituiti da altre novità, che devono però essere ancora più forti per dare nuovo impulso all’illusione di vivere. Lascio a ognuno immaginare cosa arriva, ma io la vedo brutta.

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a Geremia
@Geremia La vedo proprio come te. Dici bene quando guai a osare andare controcorrente, ti emarginano subito. Ma si, lasciamo fare, senza regole, il mondo va a sensazioni, a percezioni, a tanto va bene tutto, basta vedere l’arte dove è andata a finire, 4 pennellate in croce 100’000.-, sì perché i pittori di una volta hai voglia ad imitarli è così con tutto, architettura, spettacoli televisivi, riviste di gossip, sport ridicoli come il wolking, ma vai a farti una corsa od una passeggiata ......., è un continuo riempire il tempo di caz..te per vite vuote ed anime in pena.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a F/A-19
Io non mi sposto per niente, semplicemente credo che ognuno sia libero di fare quello che vuole e che sia uno spreco di risorse chinarsi a favore o contro al tema. Non apprezzo che affari privati vengano discussi politicamente e poi politicizzati, visto che ci sono esempi storici dove non è finita proprio bene (questo da ambedue i lati).

Alone 1 anno fa su tio
mancanza di problemi seri..

emibr 1 anno fa su tio
Quasi tutti i commenti qui sotto rivelano una ristrettezza culturale che fa sì pensare ad un'involuzione della specie. Poi sono gli stessi che in altri ambiti straparlano della libertà di scelta, scelta sì, ma la loro!

Geremia 1 anno fa su tio
Risposta a emibr
Ma di che cultura parli? Hai un’idea di cos’è? Qui si parla solo di cultura del divertimento, cultura della perversione, cultura dello sbando. La cultura è un’altra cosa, non parlare a vanvera.

emibr 1 anno fa su tio
Risposta a Geremia
Parlo della possibilità di scegliere liberamente come vivere in una società moderna e inclusiva, questo richiede persone con apertura mentale e cultura, ecco di cosa parlo.

Geremia 1 anno fa su tio
Risposta a emibr
Una volta (iniziare una frase così suona già come una condanna per quanto viene detto) era di gran valore e segno di intelligenza e libertà avere uno spirito critico capace di vedere e non accettare mode o cambiamenti negativi. Oggi questo spirito critico è visto male, politicamente scorretto, senso di chiusura al progresso. Carissimo non dobbiamo per forza accettare tutto ciò che il tempo ci propina come novità. Dobbiamo mantenerci critici.

DidiH 1 anno fa su tio
Siamo nel 2022, finalmente ognuno può vivere come meglio gli si addica. Felice per loro e per tutti noi, che siamo liberi di scegliere un giorno, in caso ne dovessimo sentire il bisogno o la voglia. Visto l'aggressività, la negatività e la chiusura mentale dei commenti qui, non credo che la gente frustata siano "loro" :-D Giudicate di meno e divertitevi di più!

Peter Parker 1 anno fa su tio
"persone che sfuggono"...ecco, questo il riassunto della questione. Sfuggire alla realta'...... scelta da persone deboli, fisicamente e mentalmente.

Uluru 1 anno fa su tio
Una moda imb3cill3 per gente frustrata. Penso che abbiamo problemi molto più urgenti da risolvere che perdere il nostro tempo per queste idiozi3

Orlando Guidetti 1 anno fa su tio
Satana è qui ….

Melek 1 anno fa su tio
E un corso accelerato di biologia, no?

SteveC 1 anno fa su tio
Se questa è l’evoluzione della specie abbiamo proprio sbagliato tutto :-(

Geremia 1 anno fa su tio
Ben felice di essere di un’altra generazione.
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