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Stazione di Balerna: «Non chiudiamola per un anno»

All'indignazione della popolazione momò e del Municipio di Balerna si aggiunge un'interrogazione al Governo.
Ti Press
Stazione di Balerna: «Non chiudiamola per un anno»
All'indignazione della popolazione momò e del Municipio di Balerna si aggiunge un'interrogazione al Governo.
Il declassamento deciso dalle FFS, che comporta la rimozione della pensilina e lavori per un anno, non piace a Giorgio Fonio, Maurizio Agustoni e Luca Pagani.
BALERNA - La notizia delle scorse settimane in merito al declassamento della stazione di Balerna alla categoria C ha suscitato grande indignazione tra la popolazione del Basso Mendrisiotto che quotidianamente utilizza quella fermata per raggiungere i...

BALERNA - La notizia delle scorse settimane in merito al declassamento della stazione di Balerna alla categoria C ha suscitato grande indignazione tra la popolazione del Basso Mendrisiotto che quotidianamente utilizza quella fermata per raggiungere il proprio posto di lavoro. 

Il declassamento comporterà la rimozione della pensilina, andando a togliere una copertura utile nei giorni in cui il sole cocente e quando piove. Ma non solo: per sistemare la stazione, le FFS avrebbero previsto di chiuderla per un anno intero (va detto che negli scorsi giorni le FFS hanno annunciato che questo termine verrà ridotto).

Per i granconsiglieri momò del PPD si tratta di una decisione «incomprensibile», dal momento che la stazione (con annesso park&rail) funge da importante punto di partenza e arrivo per i numerosi pendolari che al traffico insostenibile del Mendrisiotto prediligono l’uso dei mezzi pubblici. Per questo Giorgio Fonio, Maurizio Agustoni e Luca Pagani (sindaco di Balerna) hanno presentato un'interrogazione al Consiglio di Stato in cui chiedono se sia al corrente delle intenzioni delle FFS e se intenda intervenire per scongiurare sul nascere la chiusura della stazione e l’eliminazione della pensilina.

Un atto parlamentare che si aggiunge quindi all’immediata opposizione del Municipio balernitano, ma anche a una petizione online sottoscritta da quasi 700 persone. A dimostrazione della sensibilità e della preoccupazione di tutta la popolazione locale. 

 

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