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CANTONESupporto allo studio e false scuole: «Come si è attivato il DECS?»

20.01.20 - 14:53
Lara Filippini e cofirmatari interrogano il Consiglio di Stato sulle prestazioni offerte dalla Clinical Pedagogy International Sagl
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Lara Filippini (UDC), prima firmataria dell'interrogazione.
Lara Filippini (UDC), prima firmataria dell'interrogazione.
Supporto allo studio e false scuole: «Come si è attivato il DECS?»
Lara Filippini e cofirmatari interrogano il Consiglio di Stato sulle prestazioni offerte dalla Clinical Pedagogy International Sagl

BELLINZONA - Un’interrogazione sottoscritta da Lara Filippini (prima firmataria) e da una lunga lista* di deputati di UDC, Lega, PLR e PPD chiede al Consiglio di Stato di fare luce sulla “Clinical Pedagogy International Sagl”, un istituto di supporto allo studio che pubblicizza i propri servizi tramite volantini anche sul territorio ticinese.

Il centro in questione (che offre pure progetti individuali di percorso per contrastare i disturbi specifici dell’apprendimento) si fregia di «un’esperienza professionale di ampio respiro» e di particolare autorevolezza», scrive la deputata, segnalando inoltre come - stando ad alcuni genitori - gli insegnanti «mettano una certa pressione ai docenti delle scuole frequentate dai loro figli affinché modifichino il loro metodo di insegnamento», arrivando a pretendere di presenziare alle regolari lezioni scolastiche degli alunni.

A questo si aggiunge che la ditta - che opera nel ramo degli “altri servizi sociali” - risiede nel comparto industriale di Mezzovico, quindi «con locali assolutamente non adeguati agli scopi promossi e promessi». Inoltre, la stessa società si occupa pure di compravendita di brevetti. Una situazione nel complesso «inaccettabile» per Filippini e co-firmatari, che chiedono al Governo se abbia o meno rilasciato autorizzazioni alla società in questione per esercitare i servizi che pubblicizza.

«Com’è possibile che queste persone, all’apparenza senza formazione e autorizzazione riescano a insinuarsi nel nostro tessuto scolastico e a dare pure lezioni ai nostri docenti?», chiedono inoltre fra i tanti quesiti gli interroganti, invitando il l’Esecutivo a indicare se la situazione sia stata segnalata anche da docenti e istituti del nostro cantone e, in caso positivo, come abbia deciso di attivarsi il DECS.

Le domande dell'interrogazione

a) Il Consiglio di Stato è a conoscenza dell’esistenza della “Clinical Pedagogy International Sagl”? Ha rilasciato autorizzazioni per l’esercizio di tali funzioni? È in corso un eventuale rilascio d’autorizzazione?

b) Il Consiglio di Stato, ha ricevuto segnalazioni da parte di docenti o istituti scolastici in merito a pressioni di tale azienda? Se sì, quali sono le sedi che hanno segnalato il problema e come si è attivato il DECS?

c) Il Consiglio di Stato, dopo tali segnalazioni, qualora non avesse rilasciato alcun tipo di autorizzazione, ha provveduto a emanare una circolare o delle direttive verso i propri istituti affinché sappiano come comportarsi a fronte di queste incursioni nel loro operato?

d) Com’è possibile che queste persone, all’apparenza senza formazione, autorizzazione e quant’altro, riescano a insinuarsi nel nostro tessuto scolastico e a dare pure lezioni ai nostri docenti, i quali sono già ampiamente monitorati sia dal DECS che dalle proprie direzioni?

e) Chi sono i nove docenti (nome, cognome, domicilio) e le tre (nome, cognome, domicilio) che fanno tutoraggio nelle scuole? Qual è la loro formazione? Che tipo di permesso possiedono per esercitare le funzioni che apparentemente ricoprono?

f) I proprietari, i docenti e le tre persone di tutoraggio, che tipologia di permesso posseggono – secondo la LStr se non cittadini svizzeri - per potere esercitare in Ticino?

h) Quali sono le tariffe per ogni tipo di proposta (vedi lista nel testo dell’interrogazione)? Tale azienda sottostà a un CNL? Se sì, viste le tariffe, non vi è rischio di dumping salariale visto l’introduzione del salario minimo?

i) Tale azienda, propone anche l’avvocatura scolastica, lasciando intendere di avere o di appoggiarsi ad avvocati per mediare conflitti educativi tra scuola e genitori. Visto che, anche in questo caso, non viene specificato chi siano tali avvocati o quale sia lo studio, non crede l’On. Consiglio di Stato che sia qualcosa al limite della legalità (come in fondo, all’apparenza, tutto quanto proposto dall’impresa)?

l) Cosa intende fare il Consiglio di Stato per arginare il fenomeno di queste aziende che apparentemente offrono supporto allo studio, ma le cui finalità sono ben lontane da ciò e altresì dalla nostra cultura?

m) I genitori che ritenessero di essere stati ingannati da tale azienda o che avessero problemi con i docenti o l’istituto scolastico di riferimento, a chi possono rivolgersi per un aiuto/supporto in materia?

g) Visto la doppia finalità – a statuto – di tale società, vista anche la seconda di compravendita di brevetti, acquisizione di società di qualsiasi genere, ecc., non vi è il rischio che sia una facciata per altre attività?

* Lara Filippini (UDC - prima firmataria), Claudia Crivelli-Barella (VERDI), Roberta Soldati (UDC), Edo Pellegrini (UDF-UDC), Daniele Pinoja (UDC), Paolo Pamini (UDC), Sergio Morisoli (UDC), Tiziano Galeazzi (UDC), Massimiliano Robbiani (LEGA), Lelia Guscio (LEGA), Fabio Käppeli (PLRT), Alessandro Speziali (PLRT), Nadia Ghisolfi (PPD).

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