Cerca e trova immobili

CANTONEEdifici industriali dismessi: «I sussidi non bastano»

15.09.19 - 11:25
Massimiliano Ay e Lea Ferrari hanno inoltrato una mozione in cui chiedono allo Stato di agire in prima persona, traendo spunto dall'esempio ginevrino
Deposit
Edifici industriali dismessi: «I sussidi non bastano»
Massimiliano Ay e Lea Ferrari hanno inoltrato una mozione in cui chiedono allo Stato di agire in prima persona, traendo spunto dall'esempio ginevrino

BELLINZONA - Lo Stato dovrebbe agire in prima persona per quanto riguarda gli edifici industriali dismessi. È l’opinione del Partito Comunista, che ha inoltrato una mozione al Consiglio di Stato. 

La strategia d’intervento proposta dal Consiglio di Stato si fonda essenzialmente sulla concessione di sussidi (a fondo perso o tramite mutui senza interessi), che possono giungere fino al 50% dei costi di studio e di realizzazione per progetti di rivitalizzazione degli edifici.

«Gli interventi proposti rischiano però di essere largamente insufficienti ed inappropriati» si legge nel testo della mozione. La semplice erogazione di sussidi «rischia da un lato di non essere affatto sufficiente ad attivare dei progetti di rivalorizzazione degli edifici dismessi, e dall’altro di lasciare ancora troppa libertà a progetti speculativi a basso valore aggiunto che non farebbero altro che impoverire ulteriormente il territorio senza dare alcuna prospettiva di sviluppo economico e sociale alle zone periferiche».

Nel testo viene citato anche l’esempio di Ginevra: grazie alle disposizioni previste dalla Legge generale sulle zone di sviluppo industriale, lo Stato ha il diritto di procedere all’esproprio dei terreni e degli edifici inutilizzati per più di 5 anni. «La gestione pubblica di questo patrimonio immobiliare permetterebbe allo Stato di agire in prima persona come promotore di un rilancio industriale di queste proprietà, attirando imprese ad alto valore aggiunto e costruendo delle zone industriali coerenti e innovative».

Per questi motivi Massimiliano Ay e Lea Ferrari chiedono al Consiglio di Stato di elaborare una modifica legislativa che dia allo Stato gli strumenti giuridici per espropriare ed amministrare gli edifici industriali dismessi, sulla base del modello ginevrino, «così da essere promotore in prima persona di un rilancio economico sostenibile sia socialmente sia ecologicamente».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

Tarok 4 anni fa su tio
esproprio dopo 5 anni? neanche in corea del nord sono così celeri....
NOTIZIE PIÙ LETTE