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CANTONEUn’imposta sulle residenze secondarie non destinate a scopi turistici

04.02.15 - 17:29
La proposta del Consiglio di Stato
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Un’imposta sulle residenze secondarie non destinate a scopi turistici
La proposta del Consiglio di Stato

BELLINZONA - Concedere la possibilità ai Comuni di prelevare un’imposta sulle residenze secondarie non destinate a scopi turistici. Il Consiglio di Stato ha incaricato il DFE di procedere ad una consultazione su una modifica della legge tributaria cantonale n tal senso.

Questa modifica di legge permetterebbe di ridurre il fenomeno dei letti freddi e compensare, anche se parzialmente, la diminuzione di tutta una serie di entrate fiscali riconducibili al blocco delle nuove costruzioni a seguito dell’accettazione popolare dell’iniziativa Weber nel 2012. Al fine di tenere debitamente conto della realtà cantonale nella quale, accanto alla presenza di residenze secondarie con una chiara impronta commerciale e potenzialmente turistica vi sono anche rustici riattati o case ereditate ubicate in zone discoste e turisticamente poco sfruttabili, il DFE e il Consiglio di Stato hanno optato di lasciare i Comuni liberi di scegliere se introdurre o meno tale tributo. All’imposta sulle residenze secondarie non destinate a scopi turistici, la cui entrata in vigore è prevista per l’1.1.2016, saranno assoggettati unicamente quegli immobili che, alla fine del periodo fiscale, sono stati occupati da una persona fisica per meno di 90 giorni.

Le modalità impositive prevedono la stessa base di calcolo dell’imposta immobiliare comunale e lasciano libertà ai Comuni nella determinazione dell’aliquota, stabilendo unicamente un limite massimo fissato al 2‰ del valore di stima ufficiale. Nell’ipotesi in cui tutte le residenze secondarie presenti in Ticino venissero imposte con un aliquota del 2‰, l’introduzione di questo tributo permetterebbe ai Comuni d’incassare potenzialmente circa 22.4 milioni di franchi all’anno. Considerata l’importanza delle residenze secondarie nel nostro Cantone, la consultazione sarà estesa non solo ai comuni ma alle cerchie potenzialmente interessate dal provvedimento.

 

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