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CONFINEOra gli spacciatori bivaccano in riva al Verbano

13.01.20 - 06:50
Dopo i boschi della Valganna, le spiagge del lago. I venditori di droga sul confine danno filo da torcere alle forze dell'ordine
foto Carabinieri Luino
Il blitz dei carabinieri in riva al lago
Il blitz dei carabinieri in riva al lago
Ora gli spacciatori bivaccano in riva al Verbano
Dopo i boschi della Valganna, le spiagge del lago. I venditori di droga sul confine danno filo da torcere alle forze dell'ordine

LUINO - Dopo i boschi, le spiagge. I bivacchi della droga continuano a imperversare sul confine italo-svizzero. Si è tenuto venerdì a Varese il processo a sei persone - di cui tre latitanti - accusate di avere spacciato stupefacenti per decine di migliaia di franchi nei boschi della Valganna, Valmarchirolo, Valcuvia e Valtravaglia. 

Le condanne, riferisce La Regione, vanno da un anno a quattro anni e nove mesi. È la prima tranche dell'inchiesta che, a febbraio scorso, coinvolse una ventina di persone (italiani e nordafricani, 14 finirono in carcere). Buona parte della clientela che - appurarono gli inquirenti - acquistava le sostanze nelle cosiddette "tende dello spaccio", proveniva dal Ticino. 

Chiusa un'inchiesta, se ne apre un'altra. Ieri i carabinieri di Luino hanno effettuato una nuova retata, questa volta sulle sponde del Lago Maggiore. In particolare sulle spiagge tra Luino e Laveno dove - riferisce Luinonotizie.it - lo spaccio si sarebbe nel frattempo trasferito.

I militari hanno organizzato un blitz sia via terra che via lago, all'alba di domenica mattina. All'arrivo hanno appurato la presenza di due bivacchi e alcuni braceri, ma gli spacciatori erano nel frattempo riusciti a scappare. 

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