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CANTONEDelitto di Stabio, oggi il processo

15.05.18 - 07:31
Il cognato di Nadia Arcudi, reo confesso, dovrà rispondere di assassinio
tipress
Delitto di Stabio, oggi il processo
Il cognato di Nadia Arcudi, reo confesso, dovrà rispondere di assassinio

LUGANO - Le sorti di Michele Egli, cognato di Nadia Arcudi dietro le sbarre per il suo assassinio, stanno per essere decise. Inizia oggi, e si protrarrà fino a venerdì 18 maggio, il processo che lo vede in qualità di imputato davanti alle Assise criminali di Mendrisio presiedute dal giudice Amos Pagnamenta.

Egli, già reo confesso e in carcere dallo scorso luglio, sarà chiamato a raccontare i fatti di quel venerdì 14 ottobre 2016, data in cui uccise Nadia Arcudi nella sua casa a Stabio. L'ex informatico Supsi, oltre che di assassinio, deve rispondere di turbamento della pace dei defunti, ripetuta appropriazione indebita, ripetuta falsità in documenti e ripetuta truffa.

Il corpo della donna era stato rinvenuto due giorni dopo il delitto, abbandonato a pochi chilometri dal confine, in un bosco a Rodero. Grazie all'attività investigativa sul versante Ticinese e quello italiano, solo 48 ore dopo il ritrovamento erano scattate le manette. Egli era stato fermato al valico del Gaggiolo mentre rientrava da un funerale in Italia.

Dopo prime parziali ammissioni, l'uomo aveva confessato di avere ucciso la maestra per quella villetta di Stabio nella quale lei viveva. Questo presunto movente sarà uno dei punti sui quali si concentrarà il dibattimento. Egli, tra l'altro, deve rispondere anche di reati finanziari per aver sottratto alle casse della Supsi oltre 260mila franchi.

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