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CANTONE«Ci toglieva tre franchi per ogni giorno fuori dal centro»

12.03.17 - 09:13
Un richiedente d'asilo passato da tre centri ticinesi parla del capo dell'Argo 1, finito in manette lo scorso 22 febbraio con le accuse di usura, sequestro di persona e violenza
Tipress
«Ci toglieva tre franchi per ogni giorno fuori dal centro»
Un richiedente d'asilo passato da tre centri ticinesi parla del capo dell'Argo 1, finito in manette lo scorso 22 febbraio con le accuse di usura, sequestro di persona e violenza

CAMORINO - Non smette di creare scalpore il caso dell'Argo 1 e del suo "comandante" Marco, finito in carcere lo scorso 22 febbraio con le accuse di usura, sequestro di persona e atti di violenza contro i richiedenti asilo.

A parlare del 36enne è un giovane africano sopravvissuto alla traversata del Mediterraneo, passato da tre centri ticinesi (Peccia, Rivera e Camorino) e che ora vive in un appartamento nel Sottoceneri. 

Nel suo pellegrinaggio il richiedente d'asilo - come racconta al "Caffé" - ha incrociato quasi tutti gli uomini dell'agenzia di security di Cadenazzo. «Il "comandante" ci guardava sempre col volto scuro e sprezzante». Minacce ed urla erano all'ordine del giorno. «Quando era nervoso ci diceva "tornatevene al vostro Paese". Con altri suoi uomini invece si poteva discutere e scherzare», confida il giovane al domenicale.

Poi il migrante rivela un altro dettaglio sul capo della sicurezza. «Arrivava il sabato coi 21 franchi che ogni richiedente l’asilo riceve. Ma quando per andare dal medico o a visitare un amico non dormivi nel centro ti toglieva 3 franchi per ogni giorno passato fuori».

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