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Il consigliere nazionale su Facebook: "Torna nel tuo bel Paese culla dell'arte"
LUGANO - Si è diffuso sui social network a macchia d'olio il commento (poco felice a dire il vero) della giovane frontaliera in seguito al risultato delle votazioni di domenica sul salario minimo. "Una cosa dovevate fare svizzeri di merda, votare sì. Manco quello. Inutilità a livelli storici", scriveva delusa tale Alessia da Cantù.
Frase, questa, che seppur frutto più che altro dello sfogo di una giovane ragazza (che nel frattempo pare abbia cancellato il suo profilo su Facebook), non ha mancato di suscitare un vespaio sulla rete.
Una diatriba fine a sé stessa, fino a che si fosse risolta con botta e risposta tra utenti della rete, ma che diventa notizia quando arriva a scomodare il mondo politico e a suscitare le ire di Lorenzo Quadri. Il Consigliere nazionale, Municipale di Lugano, nonché Direttore del Mattino della Domenica ha così riversato sul social network tutta la sua indignazione "nei confronti di questa geniale signorina frontaliera, che a quanto pare lavora presso un noto shopping center aperto la domenica". Insomma, Quadri si è scomodato persino per indagare dove lavorasse la ragazza.
E non ha mancato di fornire la sua soluzione per risolvere il problema della giovane Alessia: "Si cominci a presentare una denuncia per razzismo (art 261 bis del codice penale). E poi revoca del permesso G e sostituzione con una ticinese (perché i curricoli ci sono, eccome che ci sono). Così la signorina potrà cercare lavoro a casa sua, e vedremo con quale risultato".
A ciò seguono poche righe che, a dire il vero, lasciano un po' di stucco se collegate a un consigliere nazionale: "Comunque l'esternazione della scienziata di turno, che a quanto pare mangia grazie agli "svizzeri di merda", ben dimostra che il salario minimo, asfaltato dalle urne, sarebbe stato un regalo indebito ai frontalieri - prosegue infatti Quadri -. E qualcuno/a - incoraggiato/a in questo dalla stampa d'Oltreconfine - già pensava di farsi gli "attributi" d'oro a spese degli svizzerotti fessi. Ma è andata buca!".
"Cara Alessia - suggerisce infine il nostro consigliere nazionale -, se gli Svizzeri sono così "di merda" (ma i soldi ricevuti in Svizzera evidentemente non ti fanno poi così schifo) torna nel tuo bel Paese culla dell'arte e non varcare mai più il confine".
