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CANTONEL’onore di Quadri è intatto. Il "5 minuti" fu solo satira

18.02.14 - 20:12
Scrivere "Lorenzina" non costituisce reato. La lite finisce con i decreti d’abbandono
Foto Ti Press
L’onore di Quadri è intatto. Il "5 minuti" fu solo satira
Scrivere "Lorenzina" non costituisce reato. La lite finisce con i decreti d’abbandono

LUGANO - Il “5 minuti” fu una parodia feroce, ma non lesiva dell’onore di Quadri e Pantani. La lite finisce con dieci decreti d’abbandono. Nella tenzone con l’avvocato Paolo Bernasconi il politico Lorenzo Ettore Quadri (il secondo nome ce lo rivela la decisione del Ministero Pubblico) esce soccombente. Lo stabilisce il procuratore pubblico Andrea Gianini, che ieri ha firmato i decreti d’abbandono per le denunce-fotocopia presentate dal municipale di Lugano e dalla collega chiassese Roberta Pantani Tettamanti.

 

A mandare in bestia i due, ricorderete, fu il “5 minuti”, pubblicazione corsara, apparsa il 14 ottobre 2011, a ridosso delle elezioni nazionali, per fare il verso al defunto “10 minuti” di Bobo. Ebbene il magistrato ha stabilito che la pubblicazione, di cui Paolo Bernasconi assieme ad altre quattro personalità si assunse la responsabilità legale e politica, "non va oltre i parametri fissati da dottrina e giurisprudenza riguardo a critiche/satire di carattere politico".

 

Cadono perciò i reati contestati di calunnia, diffamazione e ingiuria. L’onore di Quadri e Pantani, rileva il procuratore, "non ha subito una lesione". Scrivere, per esempio, “Lorenzina” non costituisce reato, poiché, citiamo, "rientra nel contesto della satira/parodia del personaggio politico". Il magistrato argomenta pure: "Lorenzo Quadri non è mai stato apertamente definito “un omosessuale, checca, finocchio”, come da lui sostenuto nella propria querela". E in ogni caso, taglia corto Gianini, "le insinuazioni sull’orientamento sessuale non macchiano la sua reputazione di essere considerato un “uomo d’onore”, data l’uguaglianza e il rispetto che ognuno dovrebbe avere per ogni orientamento sessuale".

 

Il Ministero pubblico sdogana pure gli accostamenti maliziosi dei due esponenti della Lega a una serie di finti annunci erotici a pagamento. Onore salvo anche qui, poiché, rileva il procuratore, "la foto di Lorenzo Quadri non possiede nessuna delle caratteristiche del sesso a pagamento. Inoltre il querelante è elegantemente vestito con una camicia e un maglione scuro".

 

Tutti i denunciati pagano le spese perché "hanno cagionato il procedimento penale".

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