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CANTONE

Il ritmo che unisce rifugiati e ticinesi

Si tratta di LAB-ORA: canti e ritmi africani e brasiliani nel segno della coesione sociale: «Musica come occasione per stare insieme»
LAB-ORA
Il ritmo che unisce rifugiati e ticinesi
Si tratta di LAB-ORA: canti e ritmi africani e brasiliani nel segno della coesione sociale: «Musica come occasione per stare insieme»

LUGANO / PORZA - Un incontro fra culture, generazioni e storie diverse, dove la musica diventa lingua comune. Si tratta di LAB-ORA, il progetto dove le sette note sono uno strumento per promuovere l’integrazione culturale e la coesione sociale.

Obiettivo: creare connessioni - Promosso dall’associazione “Materiale Elastico”, il laboratorio musicale è pensato per rifugiati e abitanti del luogo, con l’obiettivo di “gemmare” connessioni tra persone di diverse culture ed esperienze di vita. Dal 2019, l’iniziativa ha coinvolto circa 400 partecipanti di oltre 30 nazionalità diverse.

Le difficoltà della socializzazione - «Molto spesso - spiega Alice Noris, coordinatrice del progetto per l’associazione - può capitare che le persone, per varie ragioni, fra cui la lingua, restino in qualche modo “ghettizzate” all’interno dei centri d’accoglienza. Di conseguenza, può essere difficile socializzare con gli abitanti del posto. Lo scopo dell’iniziativa è creare punti d’incontro e legami».

Percussioni e voce - I corsi, gratuiti, sono aperti a tutti: «Non è escluso nessuno - precisa Noris - chiunque è benvenuto. Abbiamo ancora un po’ di posti. Si può partecipare, ovviamente, anche senza essere musicisti». Gli iscritti saranno divisi in due gruppi, di cui uno composto dai bambini con i genitori (l’altro è composto da giovani e adulti)

A ritmo africano e brasiliano - Si tratta di un percorso di diversi incontri settimanali gratuiti. Chi si iscriverà potrà esplorare i canti e i ritmi di diverse tradizioni musicali del mondo, per esempio quelle africane e brasiliane, attraverso l'uso delle percussioni e della voce («guidati da brillanti insegnanti professionisti»). Gli incontri si terranno ogni mercoledì pomeriggio al centro sociale Bethlehem di Porza.

Tre concerti finali - Il laboratorio culminerà in tre concerti finali, previsti per metà giugno, in cui i partecipanti presenteranno uno spettacolo musicale che celebrerà la diversità e la collaborazione interculturale. È possibile, al termine del corso, fermarsi al centro Bethlehem: le attività, infatti, includono anche momenti di condivisione comunitaria, come le cene collettive.

«Fare parte di una cosa sola» - «I gruppi, di solito, sono composti per il 40% da residenti e per il resto da stranieri - conclude Noris - L’integrazione è un processo lungo. Al termine dei laboratori precedenti, ci sono state persone che hanno fatto amicizia e hanno continuato a frequentarsi. Altri tornano e s’incontrano di nuovo. Il nostro è un piccolo contributo: la musica è un’occasione per interagire e far parte di una cosa sola».

Le date - Queste sono tutte le prossime date del laboratorio: 30 aprile; 7, 14, 21, 28 maggio; 4,11 giugno. I concerti saranno il weekend del 13/14/15 giugno 2025.
Informazioni e iscrizioni: la partecipazione è gratuita, ma i posti sono limitati. Per iscriversi o ricevere ulteriori informazioni, contattare: materiale.elastico@gmail.com; www.materialelastico.ch

LAB-ORA è sostenuto dal Programma di Integrazione Cantonale (PIC), dalla Città di Lugano, dalla Fondazione Francesco per l’Aiuto Sociale, e dal Dicastero dell’Educazione, della Cultura e dello Sport (DECS), e altre fondazioni e sponsor.

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