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LUGANO

Tassisti tartassati da multe o indisciplinati? Botta e risposta

Una ventina le contravvenzioni in un mese in città e scatta la protesta
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Tassisti tartassati da multe o indisciplinati? Botta e risposta
Una ventina le contravvenzioni in un mese in città e scatta la protesta
La polizia riferisce di comportamenti che stanno mettendo in difficoltà soprattutto i conducenti dei mezzi pubblici: «Le infrazioni devono essere sanzionate». E sul concorso la palla rotola davanti al Tram
LUGANO - Da un lato della strada ci sono loro, i tassisti della città, che denunciano un accanimento della polizia cittadina sotto forma di multe a raffica. Dall’altro la polizia stessa che giustifica le sanzioni con le «diverse se...

LUGANO - Da un lato della strada ci sono loro, i tassisti della città, che denunciano un accanimento della polizia cittadina sotto forma di multe a raffica. Dall’altro la polizia stessa che giustifica le sanzioni con le «diverse segnalazioni per comportamenti inadeguati e indisciplinati da parte dei tassametristi professionali».

L'origine del malcontento - A monte di tutto, però, c’è la nuova ordinanza municipale sul servizio taxi che dal marzo scorso ha abrogato la categoria taxi di servizio B (quelli senza diritto di sosta sull’area pubblica). Tramite un concorso e un test sono quindi state attribuite 48 licenze ai tassisti riconosciuti dalla città. E tutti gli altri? Da mesi sono sul piede di guerra. Gli esclusi dalle licenze (a Lugano sarebbero operativi grossomodo 210 taxi) hanno fatto opposizione contro l’ordinanza prima e contro il concorso dopo. Ma il Consiglio di Stato ha respinto 8 ricorsi. La palla si trova oggi nel campo del Tribunale amministrativo chiamato in causa da altri tre ricorsi che contestano, in particolare, le modalità del concorso (test e graduatoria applicata per i selezionati).

Una sfilza di infrazioni - Intanto, secondo la polizia della Città, la categoria non brillerebbe per disciplina al volante: «Nel corso del mese di dicembre - riferisce il capo area operativa, Iten Mauro Maggiulli - sono stati segnalati alla nostra attenzione comportamenti inadeguati. In particolare, il ripetuto utilizzo delle fermate destinate alle imprese di trasporto pubblico a scopo di attesa; l’utilizzo delle corsie preferenziali laddove non espressamente autorizzate dal Municipio; le velocità inadeguate e pericolose sulle corsie riservate ai bus (laddove concessa la deroga)».

Una ventina di multe in un mese - A fronte di questi comportamenti, che «arrecano importanti difficoltà, in particolare ai servizi di trasporto pubblico», la polizia ha incrementato i controlli. Risultato? «Una ventina di infrazioni riscontrate nel periodo di circa un mese, la maggior parte delle quali relative all’uso abusivo delle corsie bus non interessate dalla deroga municipale».

Aria di autogestione - Da parte loro, i tassisti rimasti senza postazioni d’attesa lamentano un accanimento. «Ci sono dei ricorsi. C’è un effetto sospensivo sul concorso e nonostante questo la polizia si è arrogata il diritto di multare chi si trova per strada. L’obiettivo - commenta uno degli indignati - è chiaramente quello di sfrattarci dalle strade cittadine. Ma che servizio si vuole dare a Lugano? Ho sentito che qualche collega pensa ad un’azione dimostrativa. Anche a un blocco stradale. Gli autogestiti ci hanno insegnato come si fa».

«Nessun secondo fine» - L’autorità cittadina nega risolutamente che sia in atto una campagna per spianare la strada all’ordinanza municipale. «I controlli - afferma il capo area Maggiulli - sono effettivamente stati intensificati a seguito delle ripetute segnalazioni giunte in polizia e non per altre ragioni. Purtroppo nella categoria sappiamo esserci malcontento a seguito della nuova ordinanza e della procedura di autorizzazione adottata per rilasciare le relative autorizzazioni. A fronte di alcuni ricorsi, come noto, il Consiglio di stato ha recentemente confermato la procedura adottata. A prescindere dalla procedura di autorizzazione, eventuali infrazioni devono essere sanzionate».

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