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La pandemia in Ticino viaggia in Tesla

Le auto elettriche e ibride hanno raddoppiato le vendite negli ultimi mesi. Chi le acquista?
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La pandemia in Ticino viaggia in Tesla
Le auto elettriche e ibride hanno raddoppiato le vendite negli ultimi mesi. Chi le acquista?
Persone dal reddito medio alto, con abitazioni unifamiliari. Ma spuntano le prime stazioni di ricarica nei condominii. I dati della Sezione della Circolazione
CAMORINO - L'auto della pandemia in Ticino non è una modesta utilitaria e nemmeno una familiare ma una Tesla Model S che - silenziosissima - ha accelerato senza sosta, mentre il resto del mercato tirava una rumorosa frenata. I veicol...

CAMORINO - L'auto della pandemia in Ticino non è una modesta utilitaria e nemmeno una familiare ma una Tesla Model S che - silenziosissima - ha accelerato senza sosta, mentre il resto del mercato tirava una rumorosa frenata. I veicoli elettrici hanno raddoppiato le vendite nell'anno del Covid, e così anche gli ibridi. Nel complesso invece le immatricolazioni sono diminuite. 

Sarà un residuo di coscienza ambientalista, o l'effetto delle "sparate" marziane di Elon Musk. Le associazioni di categoria (Upsa) additano anche gli incentivi statali e le multe anti-Co2 come fattori determinanti. Fatto sta che - secondo i dati della Sezione della Circolazione - in Ticino nel 2020 sono state immatricolate 906 auto elettriche, quasi il doppio rispetto all'anno prima (515). Anche le ibride sono aumentate (da 1677 a 2888). Il totale delle immatricolazioni invece è crollato del 20 per cento (da 19320 a 15324).

Delle auto targate a Camorino una ogni quattro è "green", mentre l'anno scorso erano l'11 per cento: insomma le difficoltà economiche - o il timore di queste - non hanno inciso sulla mobilità sostenibile. Anche perché «le persone che acquistano questo genere di auto di solito hanno una buona capacità di spesa» e difatti il 70 per cento delle stazioni di ricarica private, in Ticino, si trovano «in ville o villette unifamiliari». Felice Balmelli di Electrasim, società specializzata in installazioni, ha visto aumentare la richiesta nell'ultimo anno. «Anche nei condomini la domanda è cresciuta» spiega. Alcuni complessi hanno già raggiunto la "quota limite" di 5-6 stazioni di ricarica allacciate alla rete privata, oltre i quali «l'eccesso di erogazione contemporanea può causare un black-out» avverte l'esperto. 

Per evitare sovraccarichi, gli amministratori possono ricorrere a un sistema di ricarica condominiale integrato. Da Bioggio a Giubiasco, i primi progetti sono già allo studio. Prima che la corsa all'elettrico faccia saltare la corrente a tutti.

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