La procuratrice segnalata ricusa l'organo disciplinare

Alla richiesta di prendere posizione su due segnalazioni la procuratrice ricusa il Consiglio della Magistratura
Intanto cresce l'attesa per l'elezione dei venti procuratori pubblici, piatto forte e speziato della seduta di Gran Consiglio in programma lunedì
LUGANO - Spunta anche una inedita ricusa del Consiglio della Magistratura nella tormentata vicenda che lunedì culminerà nella nomina da parte del Gran Consiglio dei venti procuratori pubblici. Un’elezione avvelenata visto che, come noto, lo scorso 8 settembre cinque degli uscenti hanno ricevuto un preavviso negativo alla loro riconferma da parte del CdM presieduto dal giudice Werner Walser. Ma hanno comunque deciso di restare in corsa, affidando ai granconsiglieri (e ai retrobottega dei partiti) la decisione ultima.
Ad aggiungere benzina sul fuoco si ha notizia che uno dei magistrati “bocciati”, la procuratrice pubblica Francesca Piffaretti Lanz, ha ricusato il Consiglio della Magistratura.
All’origine ci sono due segnalazioni nei confronti della procuratrice pubblica inoltrate a settembre al CdM da due persone finite sotto inchiesta e successivamente prosciolte. Come da procedura l’organo di vigilanza ha inoltrato gli esposti alla diretta interessata affinché presentasse le proprie osservazioni. Ma Piffaretti Lanz non ha risposto o meglio è passata al contrattacco ricusando l’organo di vigilanza poiché sarebbe prevenuto nei suoi confronti. Una mossa inedita che manda in cortocircuito il sistema visto che è abbastanza irrealistico pensare ad un Consiglio della Magistratura nominato ad hoc per esaminare le segnalazioni. Di sicuro un altro segnale della guerra in corso dentro Palazzo di Giustizia.




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