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LAMONETosca all'opera con pasti sani nei giorni duri del Covid

30.06.20 - 10:46
Tosca Serena è un'appassionata imprenditrice nell'ambito della ristorazione.
Battaglia
Tosca Serena
Tosca Serena
Tosca all'opera con pasti sani nei giorni duri del Covid
Tosca Serena è un'appassionata imprenditrice nell'ambito della ristorazione.
La 31enne, in piena crisi da Covid-19, ha dato avvio alla sua azienda ottenendo grande successo.

LAMONE - Classe 1989, Tosca Serena cresce nel ristorante di suo padre, e fin da adolescente impara le basi del mestiere aiutandolo nella sua attività. Da poco ha aperto “Fresh!”, un foodlab che si occupa di fornire pasti alle aziende, oltre che di offrire servizi di catering per eventi e di take away.

Come ha mosso i primi passi in ambito professionale?
«Dopo il diploma alla Scuola Alberghiera di Bellinzona ho fatto esperienza viaggiando, ho lavorato a Berlino e in Messico. Poi ho avuto occasione di collaborare con il Festival Jazz di Chiasso, dirigendo il settore “Food&Beverage”. In seguito ho gestito il mio catering, un servizio volante con strutture mobili. Con il tempo è nata la volontà di avere un posto dove poter fisicamente produrre».

E così è nata la sua idea vincente.
«Sì, quando ho trovato questo spazio mi sono resa conto che il catering era una parte ma non era tutto. Così ho concepito “Fresh!”, che nasce come un servizio di pasti per aziende. Abbiamo aperto un vero e proprio shop, per fornire un’opportunità di take away a tutte le persone che durante il coronavirus hanno continuato a lavorare ma che non sapevano dove andare».

Cosa l'ha spinta a lanciare questa novità?
«Credo che il futuro della ristorazione sia questo. Così abbiamo meno costi fissi e un’organizzazione più snella. Oggi i lavoratori hanno un’ora di tempo per pranzo e quindi il servizio deve essere rapido. Al momento stiamo elaborando il nostro prodotto per renderlo ancora più performante: creiamo pasti veloci, semplici e completi da servire nel minor tempo possibile».

La sua attività è stata inaugurata poco prima del lockdown. Come ha affrontato la situazione?
«Abbiamo aperto il 2 marzo, pochissimi giorni prima della chiusura degli esercizi pubblici. Abbiamo lavorato sette giorni su sette per tre mesi. È stato un periodo sfiancante, carico di adrenalina, ma ci ha permesso di gettare solide basi e di far conoscere il nostro prodotto e la sua versatilità. Mi hanno chiamata le prime aziende che richiedevano pasti per i loro dipendenti. Ho capito che il nostro servizio in quel momento non poteva essere più azzeccato: le persone erano isolate e quindi eravamo noi ad andare da loro».

Quali sono le prospettive future della sua attività?
«Oltre alla produzione nel nostro shop, presto cominceremo con corsi di cucina, workshop e attività simili. Inoltre, l’idea è quella di proporre alle imprese di avere al loro interno un ”Fresh! Corner”, in cui fornire ogni giorno i nostri piatti, lasciando ai dipendenti la possibilità di comporli a piacimento. Vorremmo diffondere il concetto di un pasto in azienda che sia sano ed equilibrato, che favorisca il “co-eating”, offrendo un angolo di svago con colori e layout rilassanti sul posto di lavoro». 

Ha potuto contare sul supporto di chi la circondava?
«Aprire un posto tutto mio era il sogno della mia vita. Ho avuto l’appoggio dei miei amici e della mia famiglia, in particolare di mio padre Franco, il mio timone. Mi ha insegnato tutto ciò che so e mi ha portato ad amare questo lavoro. Oggi la forza di “Fresh!” è il mio team, che insieme a me costituisce il cuore di ogni piatto, ognuno con le sue peculiarità, per rendere unica l’esperienza di ogni nostro cliente».

La genuinità degli ingredienti alla base di tutto
«Puntiamo a riuscire a produrre “in casa” il più possibile», afferma Tosca Serena, per cui la genuinità degli ingredienti è fondamentale. «Abbiamo un menu che cambia continuamente in base a freschezza, stagionalità e reperibilità dei componenti, così evitiamo gli sprechi alimentari. Ogni giorno abbiamo la possibilità di variare liberamente in base ai prodotti che abbiamo a disposizione, prediligendo ingredienti locali e autentici. Desidero che le persone si accorgano che siamo veramente “fresh”: spesso ci capita di usare verdure del territorio raccolte poche ore prima, il pane lo produciamo in casa, le erbe aromatiche e le spezie arrivano dai nostri orti. Facciamo in modo che la clientela sappia esattamente cosa contiene ogni piatto. Voglio che il nostro servizio sia speciale: lavoriamo con dedizione riservando molta attenzione ai dettagli di tutte le preparazioni, dai gusti, ai colori, alle salse, alle guarnizioni».

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