La sinistra del Magnifico Borgo chiede lumi su una convenzione stipulata nel 1990 con un privato cittadino
MENDRISIO - Correva l'anno 1990, quando a un privato cittadino di Mendrisio veniva concesso un sussidio pubblico di circa un milione di franchi per il restauro di Palazzo Torriani, di cui era proprietario. In cambio - e lo prevedeva una convenzione stipulata col Cantone e l'allora Comune di Mendrisio - il cittadino si impegnava non solo a restaurare lo stabile, ma anche a rendere fruibile al pubblico la biblioteca della famiglia Torriani e alcune sale del palazzo.
Nel frattempo i lavori sono terminati. Ma ad oggi non si hanno notizie né della biblioteca né della possibilità di accedere agli spazi dell'edificio. E questo nonostante un'interrogazione presentata al Consiglio di Stato nel 2015. Il gruppo dei Verdi e quello di Insieme a Sinistra tornano dunque alla carica con un atto consiliare indirizzato al Municipio di Mendrisio, in cui chiedono che fine abbia fatto la biblioteca Torriani.
«Per i Verdi e Insieme a Sinistra - si legge in una nota - la preservazione del patrimonio storico e artistico della città è di prioritaria importanza, così come lo sono una riqualifica definitiva del comparto di Piazza del Ponte che valorizzi gli edifici storici e tutte le sue componenti storico architettoniche e, ultimo ma non da ultimo, il rispetto dei patti stipulati».
I firmatari dell'interrogazione sono Andrea Stephani, Claudia Crivelli Barella e Daniela Carrara per i Verdi, e Françoise Gehring Amato, Daniele Stanga e Grazia Bianchi per Insieme a Sinistra.