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CANTONEInchiesta Cadei, 1'000 telefonate alla helpline

07.02.20 - 15:15
Chi ritiene di essere danneggiato potrà comunque contattare la polizia, ma al numero generale
TiPress - foto d'archivio
Inchiesta Cadei, 1'000 telefonate alla helpline
Chi ritiene di essere danneggiato potrà comunque contattare la polizia, ma al numero generale

GRANCIA - La helpline messa a disposizione dalla polizia per le potenziali vittime di truffa da parte della concessionaria Cadei sarà chiusa, come da programma, nella giornata odierna. Lo comunica la polizia cantonale. In otto giorni di attività (dal lunedì al venerdì, dal 29 gennaio al 7 febbraio) il numero istituito in collaborazione con la Sezione della circolazione ha ricevuto circa 1'000 telefonate.

Qualora vi fosse ancora qualcuno che si sente danneggiato, potrà comunque rivolgersi alla polizia, telefonando allo 0848 25 55 55 (ed evitando così di far capo, per questa specifica fattispecie, al 117 riservato alle urgenze, al centralino del Ministero pubblico o al contact center della Sezione della circolazione). 

A seguito del blitz della polizia, lo ricordiamo, sono finiti in manette un 62enne e una 24enne, cittadini italiani residenti nel Mendrisiotto, un 35enne svizzero residente nel Luganese e una 35enne della provincia di Como. I reati ipotizzati sono quelli di truffa (per mestiere, subordinatamente semplice), falsità in documenti nonché abuso delle targhe e delle licenze. In base ai primi accertamenti avrebbero omesso di riportare nella documentazione la data della prima immatricolazione all’estero delle automobili, facendo così figurare informazioni non corrispondenti al vero sulla licenza di circolazione e omettendo di informare correttamente il cliente al momento dell’acquisto. Un agire che ha avuto conseguenze sui tempi delle garanzie di fabbrica (non più in essere al momento dell’acquisto), sul deprezzamento dei mezzi e sui controlli di sicurezza.

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